CONTRO IL TRASFERIMENTO IN VIA NENNI, ALUNNI ISCRITTI AD ALBACINA E MATELICA

Non c’è pace per gli alunni di Cerreto d’Esi. Prima il sisma che l’anno scorso ha spaventato e anche tanto, poi le polemiche sulla sicurezza, la richiesta di controlli e sopralluoghi effettuati poche settimane fa che si sono conclusi con l’ordinanza di inagibilità della primaria Lippera e della media Melchiorri. I genitori ora vanno al contrattacco. Non tutte le famiglie, infatti, hanno gradito la decisione presa dalla giunta Porcarelli. Cinque bambini di sei anni inizieranno la prima elementare presso la vicina scuola di Albacina, che appartiene all’istituto Comprensivo Aldo Moro di Fabriano. Quindici, invece, sono i genitori che hanno raggiunto la segreteria dell’Istituto Comprensivo Mattei di Matelica per avere informazioni circa la possibile iscrizione nella vicina cittadina del Maceratese. Di questi 15, ben 10 hanno già completato l’iter burocratico e venerdì inizieranno le lezioni in un ambiente completamente nuovo… e in un’altra provincia! Si conta, quindi, almeno 20 alunni su 300, ma il numero è in crescita, che non si metteranno sul pullman per raggiungere via Nenni, ma con altri mezzi si recheranno ad Albacina o a Matelica per iniziare l’anno scolastico. Una frammentazione che potrebbe portare anche altre conseguenze dal punto di vista economico considerando il fatto che coloro che andranno a scuola a Matelica non è detto che acquisteranno libri e materiale didattico a Cerreto d’Esi, ma potrebbero fare tutto altrove.

I moduli

Marco Zamparini, Partito Comunista dei Lavoratori, sul piede di guerra. “Il sindaco Porcarelli – ha detto il consigliere – deve andare personalmente al Ministero della Pubblica Istruzione a Roma per richiedere i moduli provvisori”. Dal punto di vista organizzativo è stato chiesto l’esonero dal pagamento della mensa visto il disagio creato agli alunni che dovranno fare quasi 10 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno per frequentare le lezioni. La lista civica CambiaMenti ribadisce l’urgenza di tornare, quanto prima, a Cerreto d’Esi. Partito Democratico a lavoro sia in Regione con Enzo Giancarli che in Parlamento con Emanuele Lodolini per l’arrivo dei moduli. Gli uffici comunali, intanto, fanno sapere che la richiesta delle domande per il servizio trasporto scolastico degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado è prorogata fino a sabato 23 settembre 2017.

Le polemiche

Gli alunni della primaria Lippera e della secondaria Melchiorri si trasferiranno, dal 2 ottobre, presso lo stabile che ha ospitato, anni fa, il Centro per l’Impiego, in via Nenni. Non è servita la manifestazione indetta dall’opposizione e dai cittadini, per far cambiare idea alla Giunta Porcarelli. Nell’ultimo consiglio comunale straordinario convocato è stata respinta, al momento, la possibilità di usufruire dei moduli per lasciare le 16 classi a Cerreto d’Esi. Lo scontro politico è solo all’inizio. I consiglieri di opposizione, Grillini, Carnevali, Cimarossa e Zamparini hanno sottolineato più volte le responsabilità del sindaco Porcarelli. “L’ordinanza di inagibilità – hanno detto – è arrivata un anno dopo la prima scossa di terremoto, dopo tanti nostri solleciti”. Dall’altra il sindaco stesso che ha precisato di aver fatto tutto il possibile e secondo coscienza. La macchina organizzativa per far partire il nuovo anno scolastico con due settimane di ritardo, a 8 chilometri da Cerreto, si è messa in moto mentre in Consiglio si cerca di trovare una soluzione per mettere a posto i due stabili inagibili o avviare la progettazione di una nuova costruzione.

Marco Antonini