GREEN ECONOMY, INAUGURATA A FABRIANO “LA RICARICA DEI 101”
Si è svolta venerdì 23 Giugno dalle ore 18.30 la tavola rotonda e serata green organizzata al Marchese del Grillo con ospiti illustri della Green Economy. La serata è stata dedicata alla nuova svolta green del Relais Marchese del Grillo, molto sensibile all’ecosostenibilità per suo credo e quindi già attivo sul fronte del Green con una gestione attenta da una parte al risparmio energetico legato all’illuminazione, al riscaldamento ed al consumo idrico, evitando sprechi; dall’altra all’ecologia, con l’uso di prodotti biocompatibili, riduzione e smaltimento corretto dei rifiuti, scelta di cibi a km 0 ed una vasta selezione di vini prodotti in regime biologico, biodinamico ed a basso impatto ambientale. Prima della cena è stata ufficialmente inaugurata la Palina Burrasca, lo strumento di ricarica Repower da 22 kW di potenza: il Marchese del Grillo diviene così ufficialmente tra le prime 30 strutture in Italia ad entrare a far parte del progetto “La ricarica dei 101” di Repower, la prima rete privata dedicata alla ricarica veloce dei veicoli elettrici, una rete formata da prestigiosi hotel, ristoranti, dimore storiche e cantine vitivinicole. Ad introdurre l’evento Mario D’Alesio, titolare del Relais: “Siamo vicini alla nostra Terra e siamo in prima linea nel fare qualcosa per tutelarla. Non abbiamo né bollini né certificazioni, eppure per il nostro territorio ci preoccupiamo di garantire il massimo rispetto. – afferma e prosegue – Green ormai è un termine anche molto abusato, ma noi sappiamo che contiene l’unico futuro possibile. E tra le molte attività ed investimenti volti al miglioramento della sostenibilità, nonché pensando alla prossima frontiera della viabilità e ad offrire un servizio in più ai nostri clienti, abbiamo quindi aderito al progetto “La ricarica dei 101” di Repower, installando una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici ed entrando quindi a far parte del primo network privato nazionale”. Poi è intervenuto Alessandro Ramagini, Direttore vendite della Guido Berlucchi & C. s.p.a., azienda bresciana, creatrice nel 1961 del primo metodo classico della Franciacorta, da anni impegnata sul fronte green: “I vigneti di proprietà sono bio dalla vendemmia 2016, e la biodiversità è monitorata e promossa attraverso speciali interventi agronomici. – afferma Ramagini, raccontando come Mario D’Alesio quando lo scorso anno ha fatto visita alla loro azienda nel Franciacorta si sia stupito di riscontrare con mano una simile realtà, una simile attenzione al bio da parte di un’azienda che produce 4 milioni e 200 mila bottiglie di vino all’anno. – La fertilizzazione, effettuata con sostanze naturali, è ottimizzata mediante le mappe di vigoria. Sempre in vigna, confondiamo gli insetti potenzialmente dannosi con ferormoni e dissuasori sonori naturali per impedirne l’accoppiamento. L’attenzione all’ecosostenibilità investe anche la cantina: qui, oltre la metà dell’energia arriva dal sole, grazie a un poderoso impianto fotovoltaico installato sulla copertura, e i consumi d’acqua sono stati dimezzati grazie a una sapiente gestione dei reflui. Non solo: la Guido Berlucchi aderisce al programma ITA.CA., che monitora l’impronta carbonica con l’obiettivo di azzerare le emissioni nell’atmosfera.”.
A prendere la parola è poi Enrico Loccioni, Presidente del Loccioni Group: “Quando nel 2008 abbiamo dato vita alla Leaf Community, la prima comunità ecosostenibile e smart in Italia, volevamo dimostrare che è possibile mettere in equilibrio profitto e valori, interessi privati e bene comune, risparmio energetico e comfort, migliorando le opportunità del nostro territorio. Ci rende veramente felici sapere che altre realtà locali condividano questa filosofia e che si attivino per realizzare questo necessario equilibrio uomo-natura. Uesta è un’occasione importante anche per fondere diversi mondi sotto la stessa filosofia.”. Questo invece il contributo di Francesco Sorelli, responsabile vendite per l’Italia della Eta Italia s.r.l.: “Eta si pone come obiettivo primario il rendimento: affidabilità e facilità di utilizzo sono i nostri cardini, in aggiunta, ovviamente, della sostenibilità, che abbiamo adottato sin dall’inizio perché aumentare l’efficienza significa ridurre le emissioni, e quindi l’inquinamento, con una media di rendimento del 95%. Per farlo, abbiamo installato in azienda 2800 mq di fotovoltaico che copre tutto il fabbisogno energetico della produzione. – spiega Sorelli – Un’idea che rimetterebbe in atto la filiera e che permetterebbe di utilizzare in modo razionale le proprie risorse per l’energia sarebbe ad esempio rivalorizzare i tanti boschi presenti qua in zona, riportandoci i boscaioli. Così si! I ragazzi, invece di andare fuori, potrebbero fare i boscaioli!». A parlare poi è Flavio Ceriotti, National account e responsabile della rete della Repower Italia s.p.a.: “Tutte le strutture che aderiscono al circuito Ricarica 101 hanno in dotazione una PALINA BURRASCA, lo strumento di ricarica Repower da 22 kW di potenza per una ricarica veloce. Abbiamo prodotto questa formula di energia verde cercando di mantenere dei livelli di eccellenza ed il progetto ha riscosso un grande successo, a tutti i livelli: sia tra le strutture che hanno deciso di investire in questa tecnologia, che tra i media, che hanno dimostrato grande interesse nell’iniziativa. – dichiara ed aggiunge – Il nostro contributo alla sostenibilità? Vendiamo energia da cento anni e ci siamo domandati cosa potevamo fare oggi per i nostri clienti che sono piccola e media impresa. Abbiamo pensato di espandere il concetto di energia e pensare a quale energia, in senso lato, possiamo portare ai clienti. Ricarica 101, che è un pezzo del nostro bagaglio di attività intorno al cliente, vuole per esempio essere un’energia della comunicazione, per noi è uno strumento e un investimento di comunicazione. Intorno al kilowattora e al metro cubo, che sono materia prima come l’acqua, si creano tante situazioni che, facendo una previsione un po’ azzardata, secondo me esploderanno! Il Marchese del Grillo di Fabriano è tra i pionieri di questa scelta forte di cambiamento. Sta cambiando il mondo e noi dobbiamo cambiare con lui.”.
Tra gli ospiti era presente anche l’imprenditore Bruno Garbini, Presidente ARCA srl Benefit, che ha presentato il progetto Arca: “Un progetto che avevo cercato di avviare nel 1988, ma all’epoca era troppo avanti e sono stato costretto ad accantonare. Due anni fa l’ho ripreso in mano con successo”. Arca è: Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente e si pone l’obiettivo di rigenerare il territorio e il capitale naturale, favorendo il mantenimento e l’aumento delle sostanze organiche nell’ambiente, attraverso buone pratiche di trattamento del suolo e di allevamento di animali. L’ ispirazione operativa dell’ARCA nasce dall’osservazione di quanto avveniva nella tradizionale casa colonica marchigiana prima dell’industrializzazione dell’agricoltura, quando tutto era inserito in un microsistema circolare di riutilizzo, visto in funzione della perpetuazione della fertilità dei suoli. Con questo evento il Relais Marchese del Grillo ha voluto quindi testimoniare ancora di più la propria sensibilità alle energie alternative ed alla tutela dell’ambiente, ponendosi come obiettivo principale la riduzione massima di consumi ed emissioni.
Paola Rotolo