UNA SETTIMANA AL BALLOTTAGGIO

Nessun apparentamento ufficiale in vista del ballottaggio previsto domenica prossima tra Giovanni Balducci, Insieme per Fabriano e Gabriele Santarelli, Movimento 5 Stelle. Scade oggi, domenica 18 giugno, alle 12, infatti, il termine ultimo per un accordo che potrebbe cambiare le sorti della votazione. Dopo il no di Vincenzo Scattolini, il candidato che si è fermato al 15% dei voti al primo turno e sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e lista Scattolini sindaco, è arrivato anche il no definitivo del gruppo Fabriano Progressista che, con Vinicio Arteconi, ha superato di poco, anche lui, il 15%. “Nessun apparentamento – hanno detto gli attivisti. – La decisione è stata già comunicata ai due candidati”. Nel corso di una conferenza stampa Vinicio Arteconi ha analizzato il voto ed evidenziato come “l’11 Giugno la Sinistra di Fabriano ha ritrovato la sua voce grazie a un progetto di alternativa, concreta e radicale, che mette al centro la tutela del lavoro e la difesa dei servizi e della partecipazione diretta al governo della città. Oltre 2000 voti che saranno una base da cui partire: i Progressisti hanno ottenuto un risultato storico e nei quartieri popolari della città la Sinistra unita supera la lista del Pd”. Nessuna indicazione di voto, quindi, come avevano già detto anche Lega e Fratelli d’Italia. “I Fabrianesi non mi hanno voluto, vado subito a lavoro, in esilio, ad Ancona!”. Così Vincenzo Scattolini, il candidato sindaco del centrodestra nei giorni scorsi. Per molte persone sarebbero confluiti su di lui i voti di protesta o le preferenze dei cittadini stanchi della politica, ma così non è stato. “Sono all’opposizione e farò il mio dovere senza apparentamento: quando si lavorerà per il bene della città il futuro sindaco avrà il mio appoggio volta per volta, altrimenti no. Mi spiace questa sconfitta perché, dopo tanti anni, non è cambiato nulla. Le frazioni urlano tutti i giorni per i disservizi e poi il candidato del Pd, Giovanni Balducci, vince in quasi tutti i paesi. Assurdo. Ha vinto il vecchio – ha concluso il candidato sconfitto di Lega Nord, Fratelli d’Italia e lista Scattolini sindaco. – Fabriano non ha capito la gravità della situazione, ma forse va bene così”.

La campagna elettorale, intanto, prosegue con Balducci e Santarelli. Dopo il bagno di folla del Movimento 5 Stelle con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista venerdì pomeriggio a Fabriano, il candidato sindaco Gabriele Santarelli è ripartito dal Museo della Carta. “La struttura ha bisogno – ha detto – di essere rilanciato e di abbandonare la gestione chiusa e quasi personalistica che l’ha contraddistinto per troppo tempo. Il progetto dei fratelli Veneri all’Accademia dei Musici, invece, non solo non è stato adeguatamente sostenuto dall’amministrazione ma è stato addirittura ostacolato. Questi sono due simboli di quanto Fabriano potrebbe offrire e di quante cose potremmo fare solo abbandonando la mentalità chiusa e cupa che ci ha schiacciati a terra in questi decenni”. Da domani al via nuovo ciclo di incontri con i cittadini. Insieme per Fabriano, invece, torna ad occuparsi della ricostruzione post terremoto. “Nel 1997 – ha detto il candidato sindaco Giovanni Balducci – abbiamo dato dimostrazione di saper fare e la ricostruzione nel fabrianese è stata presa a modello. Darò vita a un Ufficio comunale che abbia come funzione specifica quella di accompagnare cittadini e professionisti lungo tutto l’iter tecnico-amministrativo finalizzato alla ricostruzione post-sismica”. La coalizione ha riferito circa l’avviso pubblico finalizzato ad attivare, entro giugno, 500 tirocini, a favore di soggetti disoccupati, residenti nell’area marchigiana del cratere e che lavoravano in realtà economico produttive, ubicate nella zona del cratere, emanato e pubblicato dalla Regione Marche. Domani, intanto, si svolgerà, presso gli uffici comunali, il nuovo sorteggio per la disposizione dei nomi dei due candidati sulla scheda elettorale per il ballottaggio.

Marco Antonini