INFIORATE E CORTEO STORICO, UNA DOMENICA A FABRIANO
Centro storico gremito, ieri, sabato 17 giugno, per le Botteghe e i borghi medievali. La XXIII edizione del Palio di San Giovanni Battista di Fabriano è entrata nel vivo e con il week end sono arrivati turisti sia dalle Marche che dal resto d’Italia. Si contano, infatti, turisti da Puglia, Campania, Basilicata, Lazio, Umbria, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Liguria. Per tutta la notte i maestri infioratori hanno continuato a realizzare le infiorate artistiche dedicate alla famiglia Chiavelli con la possibilità, da parte del pubblico, di fermarsi a vedere nel dettaglio il lavoro di precisione effettuato dai maestri che hanno messo a terra i fiori con estrema precisione in un clima di grande festa. I bozzetti, invece, sono stati disegnati, nei mesi scorsi, dagli alunni del Liceo Artistico Mannucci. Il via ieri alle ore 15, la conclusione oggi alle 12. Ecco le location: Porta del Borgo: Foyer del Teatro Gentile. Porta Cervara: chiesa di San Filippo. Porta del Piano: Chiostro di San Venanzio. Porta Pisana: chiesa di Santa Caterina.
Gli appuntamenti di oggi, domenica
ore 9.00 Torneo FITAST (Tappa Nazionale Torneo Arco Storico) Vie del Centro Storico
ore 9.00 “Alla scoperta della Rocca dei Chiavelli”. Escursione da Attiggio a Capretta a cura dell’associazione onlus “Gli Attidiati”.
ore 12.00 Fine realizzazione infiorate artistiche
ore 17.30 Concerto Banda Città di Sassuolo – Sagrato della Cattedrale
ore 19.00 “VOCI DE’ MONELLI” concerto del Coro “Akademia” di Fabriano diretto da Milly Balzano al pianoforte Paola Taticchi – Loggiato San Francesco
ore 21.30 Corteo Storico processionale – Vie del centro
Il corteo Storico con più di 300 figuranti
Il Corteo Storico fedele rappresentazione dell’ordinamento istituzionale e della struttura sociale. Lo spiega bene Martina Porcarelli, responsabile Costumi e Corteo Storico dell’Ente Autonomo Palio di San Giovanni Battista. “In base all’accurata analisi storica del Trecento e del Quattrocento fabrianese, oggetto della rievocazione storica, da parte di un’autorevole commissione incaricata nel 1995 e 1996, è stato definito il CORTEO STORICO: una fedele rappresentazione dell’ordinamento istituzionale e della struttura sociale del periodo in esame. Sono stati riprodotti circa 260 costumi, frutto di una rigorosa analisi preliminare su reperti iconografici e letterari preceduti da un’attenta preparazione dei bozzetti. Ad oggi possiamo dire, con orgoglio, che il patrimonio di abiti è aumentato di circa 50 costumi e per tale motivo abbiamo deciso di realizzare un nuovo Book con l’aiuto di Aldo Pesetti e Rita Corradi per la parte storica e di Giovanni Luzi per la parte fotografica. Questo nuovo Book conterrà le foto delle nuove realizzazioni, la descrizione e le notizie storiche del costume, con annesso comportamento da seguire per chi lo indossa. Abbiamo ritenuto fondamentale aggiungere nel Book l’ultimo punto, ovvero il comportamento, poiché i figuranti devono essere testimoni di un tempo e con la loro presenza, apparentemente casuale, debbono quasi far sentire “fuori posto” chi, ai lati della strada, veste abiti contemporanei. Devono incedere disinvoltamente con il tempo battuto dai Tamburini che intercalano il Corteo così come avrebbero camminato, per le vie della Fabriano medievale, coloro che facevano parte del corteo più importante dell’anno: il Corteo Storico Processionale in onore di San Giovanni Battista. Il Corteo evidenzia chiaramente delle regole politiche e rende comprensibili a chi osserva un ordine, che non è casuale o improvvisato, ma legato strettamente alla volontà di mettere in scena e mostrare l’importanza civile, religiosa e amministrativa del tempo. Si sfila per ribadire il ruolo di ognuno attraverso i colori, l’abbigliamento, i simboli e le regole interne dei vari gruppi sociali. Nel trecento le istituzioni che regolano la vita della comunità sono ben strutturate, vi sono corporazioni di mercanti e artigiani, magistrature e incarichi legati all’amministrazione, nonché militari o cariche religiose, quali monaci, chierici ed ecclesiastici. Quindi un Corteo inteso come sequenza dinamica e scenica di una città che si muove per partecipare alle attività ludiche, momento esaltante in onore del santo Patrono Giovanni Battista: è un avvenimento pubblico di grande interesse. Pertanto sarà il risultato finale di una serie di movimenti coreografici, intesi e chiamati piccoli cortei, che si muoveranno per organizzarsi in un Corteo di tipo Processionale che sarà composto da figure, ruoli e status sociali previsti dall’ordinamento amministrativo secondo la gerarchia del tempo: – Magistrature Civiche – Arti, Corporazioni e Collegi – Quartieri o Porte – Chiesa”. L’appuntamento è in centro storico, questa sera, dalle ore 21,30.
Il programma di domani, lunedì 19 giugno
ore 14.30 – 23.00 SCENA DEL CRIMINE: REF0621 “CODICE GIANO” – gioco esclusivo per il Palio di investigazione fra presente e passato, per un solo giorno, accesso gratuito. Info e prenotazioni http://www.escaperoomarche.it/blog/codice-giano/ – Via Cialdini, 73
ore 18,00 Convegno Storico “I Chiavelli, magnifici signori di Fabriano: la storia, le gesta, le imprese” Oratorio della Carità
ore 21,30 Giostra dei giochi popolari – Piazza del Comune
“Il Cuore della Porta” le prime mura del “Castrum Fabriani”, i borghi, i quartieri e le quattro porte
di Rita Corradi, Responsabile Addobbi Ente Autonomo Palio di San Giovanni Battista
Per rendere più sentito lo spirito della Rievocazione Storica in onore di San Giovanni Battista e per far rivivere la magia del Medioevo a tutti, residenti e visitatori, in ogni Quartiere è stato individuato un “luogo” del cuore della Porta, cioè una via, un vicolo o uno spiazzo il quale attraverso l’addobbo delle case, dei portoni, dei cancelli e dei terrazzi verrà trasformato in un vero e proprio “luogo” medievale. Protagonista sarà l’araldica con i suoi scudi con l’arme delle famiglie nobili del Quartiere e con i drappi e drappeggi per l’ornato, perché “… per la festività di San Giovanni, un elemento di notevole valore era dato dall’uso di addobbare con tappeti, coperte, drappi e damaschi i balconi e i davanzali delle finestre…” “Statuimus et ordinamus”, “stabiliamo e ordiniamo”, era la formula sacramentale con la quale una norma statutaria prescriveva l’obbligo di onorare la sacra ricorrenza e di astenersi dall’esercizio della propria Arte: Corporazioni di Arti e Mestieri, Confraternite e altre Pie Unioni e persino le classi popolari allestivano varie forme di ornamentazione e di espressione gioiosa con festoni di piante sempreverdi, fiori, nastri e lumini. Questo luogo del Quartiere sarà ulteriormente valorizzato perché entrerà in sinergia con tutti gli aspetti della rievocazione e sarà il punto di partenza dei Cortei di Porta. Il “CUORE DELLA PORTA” scelto dai Portaioli corrisponde a: Piazza Cairoli: PORTA DEL BORGO Piazzetta della Ceramica: PORTA CERVARA Piazza Quintino Sella e 1° Vicolo di Via Balbo: PORTA DEL PIANO Piazza Manin e Via Gentile da Fabriano: PORTA PISANA L’importanza della divisione di una città in “Quartieri”, durante tutto il Medioevo, risiedeva nel fatto che costituiva un segno identificativo per una persona o per una casa o per una piazza, infatti per indicare l’identità di una persona oltre il nome di battesimo, quello del padre, si aggiungeva pure il nome del quartiere di appartenenza.
Marco Antonini