MUSICA E SOLIDARIETA’, RAF A CASTELRAIMONDO

Musica e solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma, un binomio importante fortemente voluto dal cantautore Raf che ha scelto Castelraimondo per la data zero della sua nuova tournee estiva. Il 28 aprile Raf terrà un concerto presso il Palazzetto dello Sport di Castelraimondo il cui ricavato finanzierà il Lancianoforum, ad oggi l’unica struttura del comune che consente la prosecuzione dopo il sisma di attività culturali e di intrattenimento. Ne parliamo con l’assessore alla Cultura del Comune di Castelraimondo, dottoressa Elisabetta Torregiani.

Assessore, un importante concerto di solidarietà per un aiuto concreto post terremoto. Come è nata questa bellissima iniziativa?

È nata per volontà dell’amministrazione comunale in accordo con Raf ed il suo staff, che non solo hanno scelto Castelraimondo per lavorare al nuovo tour estivo ma hanno voluto rendere questa un’occasione importante di solidarietà per tutto il territorio, volendo lasciare quindi un segno concreto per il futuro della nostra comunità che oggi affronta le conseguenze del sisma.

Castelraimondo quindi si conferma come luogo ideale scelto dai grandi artisti per l’allestimento dei loro concerti, per ora avete operativo solo il “Lancianoforum”?

Il Lancianoforum è utilizzabile ma ha bisogno, appunto, di lavori di adeguamento tecnico e di nuove attrezzature per poter essere utilizzato al meglio, ed è questo il fine del ricavato del concerto di Raf che sarà devoluto per i lavori di sistemazione della sala polivalente. Il terremoto ha reso inagibili sia il Teatro Comunale che il Cinema Teatro Manzoni, dove si svolgeva la quasi totalità delle manifestazioni e delle attività culturali per tutti i cittadini, le rassegne teatrali, gli spettacoli delle nostre associazioni. È funzionante il Palazzetto dello Sport che però viene utilizzato, ovviamente, solo per i grandi eventi.

Parliamo della situazione di Castelraimondo post sisma: quali sono ancora le emergenze da affrontare e soprattutto lo spirito della popolazione così fortemente colpita?

La popolazione è tenace e non ha mai mollato. Castelraimondo ha avuto la fortuna di essere colpito in minor modo rispetto ai nostri comuni limitrofi e della montagna, che oggi stanno affrontando una situazione drammatica e sono stati completamente distrutti.  oggi, il Comune di Castelraimondo conta 280 domande per il contributo di autonoma sistemazione, per un totale di 622 persone fuori casa, ed altre 47 persone sono sistemate nelle strutture alberghiere convenzionate, di cui 14 lungo la costa e le restanti nelle strutture locali. Il Palazzo Comunale e la Torre del Cassero, nostro simbolo, sono stati fortemente danneggiati e il borgo antico è oggi ancora evacuato perché lesionato. Abbiamo molte abitazioni danneggiate, c’è stato bisogno di demolire diversi palazzi e molti altri non vertono in buone condizioni, ma sta lavorando ogni giorno affinché pian piano si possa tornare alla quasi normalità.

Come procede la raccolta fondi avviata dal vostro Comune per la ricostruzione e quali le priorità scelte dall’amministrazione nei piani di intervento?

La priorità per l’amministrazione comunale è stata quella di effettuare interventi volti a diminuire il disagio da parte dei cittadini effettuando la messa in sicurezza delle strutture per cercare di tornare alla quasi normalità di cui parlavo prima. La raccolta fondi è ancora aperta.

Spesso si sono sollevate polemiche sulla lentezza della macchina burocratica degli aiuti e degli interventi di supporto alle popolazioni terremotate: un suo pensiero in base alla sua esperienza vissuta nel Comune di Castelraimondo?

Nella gestione dell’emergenza, per quanto riguarda il nostro Comune, a mio avviso non ci sono stati ritardi. Tutto in questa prima fase è stato gestito in modo ottimale grazie al supporto della Regione, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, di tutti i volontari e della cittadinanza che ha vissuto con pazienza i momenti di difficoltà. Indubbiamente per quanto riguarda la ricostruzione assistiamo a delle lungaggini, che però secondo me dipendono dalla vastità del territorio colpito e dalla diversità delle problematiche che questo comporta. Sicuramente alcuni processi potrebbero però essere accelerati dando più potere alle autonomie locali e ai Comuni.

Gigliola Marinelli

L’intervista a Raf