RIAPRE LA CATTEDRALE

Dopo mesi di attesa riapre finalmente la Cattedrale Basilica di San Venanzio nel cuore di Fabriano La chiesa madre della diocesi torna a vivere dopo i sopralluoghi effettuati. I fedeli potranno rientrare a Messa a partire dal primo maggio e i turisti potranno riammirare le tante opere d’arte che sono conservate in Duomo, come le cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce affrescate da Allegretto. L’annuncio è stato fatto dal vescovo Stefano Russo. <Al momento – ha detto – sarà impedito l’accesso all’area presbiterale e l’altare, l’ambone e la sede verranno collocati lungo la navata, al di sotto delle scale. Si tratta di elementi dal carattere provvisorio che verranno utilizzati durante l’esecuzione dei lavori di risanamento della Cattedrale che speriamo si concludano quanto prima>. Soddisfazione è stata espressa anche dal parroco, monsignor Alfredo Zuccatosta che tanto, in questi mesi, si è battuto per riaprire San Venanzio che non è mai stata dichiarata inagibile, ma agibile con provvedimento che è stato attuato con il divieto di attraversamento del presbiterio. Per la riapertura è stato scelto il primo maggio in occasione della memoria di San Giuseppe Lavoratore e in concomitanza con il pellegrinaggio dei malati organizzato da Unitalsi. L’appuntamento è per le ore 16 presso il Santuario Madonna del Buon Gesù, affianco alla Pinacoteca Molajoli. Da qui, dopo la recita del Rosario, la processione fino alla Cattedrale e la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Stefano Russo. Un segno importante, quello della riapertura del principale luogo di culto della città e della diocesi e di solennizzare il lieto evento insieme ai malati che saranno i primi a varcare la porta della chiesa madre di Fabriano. Proprio la missione di monsignor Russo, meno di un anno fa, iniziò in città, un’ora prima della sua ordinazione episcopale, con la visita ai malati all’Ospedale Profili. Dal 2 maggio, poi, le celebrazioni riprenderanno regolarmente con il solito orario: festivo ore 9,30-11,15-16,30 e feriale ore 18,30.

Marco Antonini