EMERGENZA NEVE, FLORIANO ROSSOLINI REPLICA ALLA REPLICA DEL COMUNE DI FABRIANO

Al mio articolo “I disagi a San Silvestro per la neve” uscito su l’Azione la scorsa settimana, segue replica sempre su l’Azione e Radio Gold, con articolo “La viabilità per il monastero è sempre stata garantita” firmato nei generis, Amministrazione Comunale, uscito l’11 febbraio 2017. Entrando subito nel merito, in effetti penso che la viabilità sia sempre stata assicurata in passato. Ma con l’arrivo da qualche anno a questa parte di un attività che non cito per non fare pubblicità gratuita o altro, che molti conoscono in  città e forse non rientrante nelle grazie di alcuni amministratori, (purtroppo se ne devono fare una ragione costoro) tale puntualità nel corso degli ultimi anni  è venuta sempre meno. Volutamente? Non saprei dire, ma questo è lo stato di fatto. Quindi come in questo caso, ci sono voluti 4 giorni di assoluto isolamento prima di provare a salire su per liberare.  Intanto continuava a nevicare in maniera copiosa fino a raggiungere un altezza ragguardevole. Difficile poi con i normali camion adibiti a scansa neve provvedere a liberare la strada in maniera da consentire la sicurezza alla viabilità. Questo è tutto vero. Lo hanno visto in moltissimi. Il camion con la pala inviato con estremo ritardo dopo infinite telefonate SOS da parte nostra e non solo, senza esito, per liberare la strada, dopo il provvidenziale intervento dei Carabinieri è giunto sul posto. L’autista, vista l’enormità della neve accumulata non è potuto intervenire. Quindi l’operatore è di nuovo dovuto scendere in città e risalire con altro mezzo più idoneo ovvero una ruspa più potente e più attrezzata. Poi sono stati resi necessari ulteriori interventi nel corso dei giorni susseguenti per cercare di ripristinare una viabilità decorosa. Ma oramai “il dato è tratto” diceva un noto personaggio storico molto caro ai più. Quindi, volendo quantificare la spesa, visto che si parla o si vuole incentrare  il comunicato alludendo ad “interessi privati”, la domanda sorge spontanea: Quanto è costato riparare ad un evidente disservizio reso e riparare male dove era quasi oramai impossibile riparare impiegando la normale routine? Chiedo scusa per il gioco di parole… Non era forse più economico e funzionale arrivati a Collepaganello, proseguire e salire sopra? Ricordo che da Collepaganello al cimitero monastico ci sono circa 5 km di strada pubblica, quindi da dover liberare. Ripeto, non era più economico e funzionale proseguire sopra  invece di passare e ripassare a Collepaganello fino a consumare l’asfalto? I danni riportati al manto stradale sono ancora ben visibili. Ricordo inoltre che quella strada ogni giorno è percorsa da lavoratori. Personale che va a lavorare anche all’interno del monastero. Poi come non pensare ai monaci anziani e in condizioni precarie di salute; uno di loro in estrema gravità? Non mi sembra cosa da poco.

Quindi la strada in questione dovrebbe essere considerata strada con priorità alla pari di altre strade. Ma, volendo spezzare una lancia comunque a favore dell’amministrazione comunale, forse questa scelta nel ritardare l’intervento sia  stata dettata da altre emergenze prioritarie, magari alle frazioni limitrofe. Qui va tutta la mia solidarietà e vicinanza per chi ha avuto problemi, alle persone in primis in difficoltà causa neve  e agli operatori comunali impiegati per tale servizio in ufficio e sulla strada. A loro da cittadino mi unisco e rinnovo tutto il mio plauso e ringraziamento. Però non è possibile nascondere che tale scelta anche se obbligata per altre e più urgenti necessità, troppo è costato ai contribuenti. Questa “sana scelta” di intervenire così in ritardo!!! Ma il tono da adottare che mi sono prefissato in questa mia replica nella replica è  pacato; volutamente pacato. Non nascondo che considerando l’intelligenza di alcuni amministratori comunali ai quali, nonostante tutto va il mio rispetto, mai avrei pensato di dover scendere così in basso nel dover replicare a tante inesattezze nel loro comunicato stampa. Così grossolane e se vogliamo anche gravi. Vengo definito un bugiardo quindi il “Pinocchio” di turno mettendomi in cattiva luce e in bocca cose assolutamente non vere. Specifico che non è mia intenzione arrivare alla lite o quant’altro. Forse è loro desiderio, non il mio.

Mi piacerebbe invece portare il lettore e questa Amministrazione ad una sana e costruttiva analisi per riflettere e cercare in futuro nuove e più funzionali  scelte operative, per il bene di tutti i cittadini pure quelli “sperduti” nelle frazioni classificate più difficili da raggiungere.  Faccio presente che al Nord  Italia la neve è una risorsa per noi è sempre stato un grosso problema. La soluzione sta nella volontà di sapersi adoperare a mio modesto avviso.  Chi amministra sa benissimo che ci sono “Onori ed Oneri”. Ognuno è libero di scegliere dove vivere e lavorare, sempre che ci siano i requisiti di sicurezza ovviamente… ma ripeto è libero di scegliere. Ci si sente anche accusati, dito puntato, perché si è scelto di vivere o lavorare in una sede piuttosto di un’altra… affermazioni del tipo: hai costruito la tua casa quassù ora beccati le conseguenze… ecc… e qui mi fermo. A buon intenditor  poche parole. Ci rendiamo conto? Quindi ai lettori le dovute e obiettive considerazioni. Tornando alla replica, i punti da chiarire ad onor del vero sarebbero tanti, ma mi soffermo per ragioni di spazio giornalistico a questi :

  • Nel mio articolo, basta riprenderlo, non ho detto che l’operatore si è fermato prima del Monastero come si afferma con forza in questa dichiarazione comunale. Non è vero. Confermo nel dire che l’operatore intervenuto con mezzo inadeguato causa l’enorme mole di neve ha provato a sfondare senza successo. E’ salito sopra e lo ringrazio ancora per il gentile gesto perché si è spinto  in una strada privata, ha spinto con la pala la neve fino a fermarsi perché impossibilitato a proseguire oltre, precisamente  ad altezza BAR  o Presepe per capirci meglio, ammucchiando a mo’ di barriera la neve per un altezza di circa 160 cm impedendo ogni altra possibilità di passaggio. Questo ha impossibilitato il camion cisterna GPL  nel riempire le cisterne del monastero oramai prossime all’esaurimento. Si evidenzia anche nella foto riportata nell’articolo le pessime condizioni della strada.  Allego io, ulteriore foto specifica che attesta la barriera di neve. Confermo inoltre, basta sempre rileggersi l’articolo della scorsa settimana, che essendo quel tratto  Strada Privata per motivi di “par conditio” e per non pretendere quindi favoritismo alcuno, ho proposto pubblicamente la possibilità per la sottoscrizione di  un accordo Convenzione con il Comune per pagare tale servizio. Lungi da me il cercare “l’ indebito profitto”.
  • Per quanto riguarda le programmazioni da fare o meno sulle attività ed altro, sarebbe meglio che chi pensa a noi dettandoci “dall’alto consiglio” assai presuntuoso a mio avviso…dovrebbe pensare al proprio operato, visto che non ha affatto da insegnare qualcosa o peggio… Da quale pulpito scivola (visto che si parla di neve) la “predica”!!!
  • Inoltre inviterei a non chiamare in causa il prelato Don Andrea in quanto non è andato lui dai Carabinieri per chiedere un loro intervento, ma sono stato io, lo scrivente. Colgo particolare occasione per rinnovare il più vivo ringraziamento ai Carabinieri per il puntuale e prezioso intervento. Altra testimonianza nei fatti che su di Loro ci si può sempre contare.
  • Concordo nell’affermare invece, quanto scritto nella replica sempre firmata Amministrazione Comunale, che il Comune con i suoi amministratori di questa legislatura (e legislature passate aggiungo io), sono sempre stati vicini alle persone in difficoltà anziane e meno abbienti. Ecco, questa dichiarazione corrisponde a verità.  Ci mancherebbe!!!

Vedo purtroppo ”poca lucidità” in chi ha scritto queste “memorie difensive”, volutamente ed a tutti i costi difensive. Poi quando  si vuole negare anche l’evidenza che è stata sotto gli occhi di tutti lascio ai lettori intime ed opportune considerazioni. Di questa volontà loro,  rimango molto dispiaciuto.

Mi scuso con chi con coraggio si è sottoposto a lettura del lungo approfondimento che potrebbe essere sfociato in autentico tedio, ma ripeto, pensavo che il tono pacato del mio articolo uscito la scorsa settimana non suscitasse questa reazione così veemente a mio giudizio sterile e di poco conto.  Reazione invece puntualmente avvenuta ma purtroppo con grosse inesattezze espresse e che lascia trapelare dell’altro. Se proprio doveva uscire questa replica auspicavo offrisse spunto per una sana e costruttiva autoanalisi di riflessione. Così non è stato purtroppo. E’ umano sbagliare e forse poco umano per alcuni accettare critiche. In questo caso forse sarebbe stato  più saggio tacere.  Non saprei.

Auspico che il dichiarato da me esternato di come è stata veramente gestita l’emergenza neve a San Silvestro, porti comunque ad una riflessione interiore da parte dei preposti comunali. Continuo a sperarlo per il bene di tutti. E’ superfluo ricordare il dramma che si stava consumando in quei giorni  nei comuni colpiti nelle regioni limitrofe. Purtroppo non è un modo di dire ma un motto che esige un imperativo: Prevenzione.  Ribadisco,  non era e non è mia intenzione accendere nessuna polemica.  Porgo doverose scuse se evidenziando il disservizio forse ho involontariamente offeso qualcuno che comunque si stava adoperando già da giorni per la viabilità neve. Concludo che non seguirà da parte mia ulteriore replica su l’argomento. Rimango fermo che quanto dichiarato fosse giusto farlo. Ogni cittadino è libero di esprimere il proprio pensiero. Come dice un amico fabrianese e ne rubo con simpatia la sua espressione:  “Sperem”.

Saluto cordialmente questa amministrazione augurando ogni bene  e formulo un grosso “in bocca al lupo” per chi vorrà di loro proseguire alle prossime future competizioni elettorali.

Floriano Rossolini