CLEMENTI: L’ARTIGIANATO CHE NON SI ARRENDE. LA RIPRESA È APPESA A UN FILO?

Non possiamo allentare la guardia. Le difficoltà da superare sono ancora tante, alla luce di anni e anni di crisi che hanno scosso profondamente il territorio. Il tessuto produttivo va ricostruito. Commenta così Simone Clementi, Segretario Confartigianato Fabriano, i dati sull’artigianato fabrianese del trimestre appena trascorso. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi Confartigianato sulla base di dati Unioncamere – Infocamere tra luglio e settembre sono nate 13 nuove imprese artigiane che, a fronte di 3 cessazioni nello stesso lasso temporale, segnano un saldo di nati-mortalità aziendale di + 10, che sembrerebbe confermare il trend già emerso nel trimestre di aprile-giugno, conclusosi a +6. Quanto ai comparti, il terzo trimestre di questo anno registra + 3 per manifatturiero e servizi alle persone, + 2 per costruzioni e servizi alle imprese. Minimi segnali positivi che ci inducono a sperare, ma che non possono farci dimenticare le tante criticità ancora diffuse sul territorio – continua Clementi della Confartigianato. Un confronto con lo scorso anno mette in luce fra le altre cose un calo delle cessazioni. Tra luglio e settembre del 2015 infatti chiusero i battenti 21 attività artigiane, nel trimestre appena trascorso 3, mentre le aperture sono rimaste pressoché stabili. Si è verificato un duro processo di selezione delle imprese e tante sono le attività che sono scomparse a pochi anni dalla fondazione. Le più resilienti hanno attivato meccanismi di risposta alla crisi, hanno diversificato, innovato o internazionalizzato. Ora la priorità è tracciare nuove vie di sviluppo per tornare a crescere. In questo contesto l’apertura di nuove attività, che continuano a nascere sul territorio, rappresenta un importante segnale di vitalità e di slancio imprenditoriale che va seguito e adeguatamente supportato, perché queste energie non vadano disperse o peggio ancora siano attività costrette a chiudere a poco tempo dalla nascita, come purtroppo si verifica – afferma Simone Clementi, Segretario Confartigianato Fabriano – Per questo riteniamo prioritario che le singole Amministrazioni diano quanto più possibile incentivo all’apertura di nuove attività, con agevolazioni e risorse, al fine di aiutare chi oggi ha il coraggio e la forza di intraprendere un cammino imprenditoriale, nonostante tutte le difficoltà e gli ostacoli che si frappongono. Le criticità sono ancora diffuse sul territorio e si rendono necessarie iniziative concertate per affrancare le micro e piccole imprese dai lacci che ne frenano la reale capacità produttiva. Ci riferiamo alla pressione fiscale, alla burocrazia, ai ritardi dei pagamenti, alle difficoltà di accesso al credito. Si richiede pertanto un impegno condiviso su due distinti fronti: da una parte garantire la sopravvivenza delle imprese con misure che salvaguardino l’occupazione locale; dall’altra, favorire condizioni e basi solide per la nascita e lo sviluppo di nuove attività sul territorio con incentivi e agevolazioni.

CS