LA REGGIA BORBONICA DI PORTICI TORNA A SPLENDERE

È anche grazie a loro, studenti di liceo, se la splendida reggia di re Carlo che sorge a Portici, tra il golfo di Napoli e il Vesuvio, può ritornare ad essere un’attrattiva al grande pubblico. Divenuta, nel tempo, quasi invisibile, violata da una strada trafficata che ne attraversava il cortile, la reggia borbonica ha trovato nei ragazzi del liceo scientifico Filippo Silvestri del comune della città di Napoli i propri paladini grazie al progetto «La scuola adotta un monumento», un progetto di educazione permanente che ha visto coinvolte anche ben altre 700 scuole italiane. La Reggia di Portici è tra gli splendidi esempi in Europa di residenza estiva, testimonianza della illuminata famiglia reale borbonica e della sua corte. Fa parte delle Ville Vesuviane del Miglio d’Oro, così detto il tratto di costa nella zona orientale della città Napoli relativa al percorso che da San Giovanni a Teduccio, compresa la villa Pisanelli alla Pietrabianca, conduce a Torre Annunziata. La Reggia di Portici fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo III di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia, affascinata dai paesaggi del Sud, essa precede la magnifica Reggia di Caserta, inaugurata nel 1774. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, tra cui Luigi Vanvitelli, architetto della Reggia di Caserta e Ferdinando Fuga, tra i maggiori architetti di palazzi nobiliari tra Roma e la Napoli del ‘700. Il sito di Portici, prescelto da re Carlo per motivi paesaggistici e per le risorse adatte alla caccia, vedi il Bosco Reale adiacente, si rivelò profondamente ricco di memorie e reperti: ad ogni scavo della terra, necessario per la realizzazione delle nuove costruzioni, qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, si rivelarono ricchi e numerosi e furono sistemati nelle stanze della Reggia. Ben presto questi formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour. Nei primi anni dell’Ottocento le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale. Il Parco della Reggia, ha tuttora un’estensione notevole e conserva spazi di flora mediterranea, di giardino e di vivai di specie pregiate di alto interesse scientifico. Con i suoi scorci naturalistici e il suo Galoppatoio Reale, tutto il Complesso rappresenta per il visitatore un’affascinante immersione nella natura e nella storia.