TOM OWENS, UN PIVOT D’ALTA CLASSE

Prima di essere ingaggiato a Fabriano, pochi ricordano che Tom Owens fu in Italia per un provino a Udine con la Snaidero, poi naturalmente Tom, allora astro nascente, preferì i Pro. Nato a Bronx – New York, dopo aver frequentato da protagonista la South Carolina University, trascorse anni nella lega ABA tra St.Louis, Kentucky, Indiana, San Antonio per poi approdare nella NBA dove a Houston, ma soprattutto a Portland divenne uno dei migliori centri della lega, tanto che nel ’77 venne nominato Mr Hook “gancio” davanti al mito Kareem Abdul Jabbar. Nonostante vari infortuni, viaggiò un anno anche alla media di 18,5 punti a gara con un high di 37 e 20 rimbalzi, concludendo la carriera Nba a Detroit. Un vero asso, che quando sbarcò a Fabriano il 7 agosto del 1983 sorprese tutti, un vero colpo di mercato dell’allora Honky di Massimo Mangano. Faticò ad inserirsi, il girone d’andata condotto così così si concluse con una grande gara con 24 punti contro la Febal Napoli della gazzella nera Lee Johnson. Tom Owens esplose nel girone di ritorno, dove insieme a Mark Crow portò l’Honky a concludere la stagione addirittura al decimo posto in A1. A suon di canestri di classe, un vero manuale dei movimenti pivot e con un gancio micidiale, Tom guidò Fabriano nella vittoria contro la forte Simac Milano di Dan Peterson mettendo in difficoltà Meneghin e Carr sotto le plance. Seguirono 29 punti contro Trieste, 30 contro la Berloni Torino di Dido Guerrieri, 25 contro la Scavolini, 31 contro la Latini Forlì di Valenti e Sonaglia e 28 contro la Cantù di Marzorati. La stagione seguente, 84/85 annata molto difficile sia per gli infortuni sia per le cessioni, la squadra guidata da Skansi faticò moltissimo e non riuscì a salvarsi, doveroso ricordare la prova monstre di Owens a Milano quando ne mise 29 punti contro il fenomeno di Golden State joe BarryCarroll che chiuse a 26, in una sfida tra titani NBA. Ad inizio girone di ritorno, con la sconfitta in casa contro Udine, dopo aver realizzato 36 punti, decise di lasciare la squadra e di ritornare nella sua Portland dove chiuse definitivamente con il basket. Lo ricorderemo sempre come uno dei più forti e completi giocatori non solo della storia del Fabriano basket, ma anche del campionato italiano in generale.

FF