LASCIATECI PARTORIRE A FABRIANO!

Dopo la bocciatura da parte del Tar l’equipe del dottor Lamanna va avanti nel suo lavoro e attende nuove comunicazioni da parte della direzione di Area Vasta 2. “Ho fiducia nel Governatore – ha detto in reparto – e credo nella politica. Spero in uno spiraglio per la salvezza”. I giorni passano e la chiusura è sempre più vicina. L’ex presidente del consiglio comunale Pino Pariano ha chiesto le dimissioni di sindaco, assessori, consiglieri Pd e segretario locale del partito. Anche la gente è disorientata. “Alcune gestanti – racconta un’infermiera – salgono in reparto per chiedere informazioni sul loro parto che dovrebbe avvenire tra più di un mese. Hanno paura e sono nervose”. Intanto il Sindaco Sagramola va avanti con il suo silenzio in vista dell’esito del ricorso al Consiglio di Stato da parte di Osimo. Entro la settimana si potranno conoscere le iniziative che intraprenderà il comune di Fabriano. La politica si interroga, intanto, sul pronunciamento del Tar. Si cerca di capire come risulta potenziato il servizio di emergenza neonatale e materna (Sten e Stan), come si sviluppa e da dove partirà visto che i mezzi non risultano dislocati a Fabriano ma a Jesi o Ancona. Anche l’utilizzo dell’eliambulanza rimane al centro delle polemiche perché non ci sarebbero le condizioni necessarie per far salire una gestante. “Il Profili ha un reparto di Rianimazione molto efficace che opera da anni – riferiscono i cittadini – e tutte le emergenze verrebbero garantite con professionalità, rapidità e sicurezza. Perché non lasciare tutto così come è?” Anche l’applicazione dell’Afoi, l’Area Integrale Funzionale, non è più stata presa in considerazione e di equipe unificata tra due ospedali non si è più parlato. In caso di salvezza del reparto, comunque, è necessario procedere all’assunzione del personale dopo l’entrata in vigore delle nuove norme sull’orario di lavoro. Servono 6 ostetriche per applicare le misure previste dal protocollo del taglio cesareo in emergenza, un dirigente medico di Ostetricia e Ginecologia e l’attivazione della guardia pediatrica con reclutamento delle unità minime necessarie.