REATI IN CALO MA AUMENTANO FURTI, SCIPPI ED ESTORSIONI
Borseggi, scippi, furti d’auto o in casa, estorsioni in aumento nella provincia di Ancona, dove però calano rapine e reati informatici. Sono quindi quei reati strettamente collegati con l’aumentare della disoccupazione, del disagio sociale e della povertà a crescere. Lo afferma la Cna, che ha elaborato i dati divulgati dal Ministero dell’Interno che ha fatto un raffronto tra gli anni 2014 e 2013. “Nella nostra provincia – dichiara il direttore provinciale Cna Massimiliano Santini – sono aumentate del 4,08% le estorsioni, del 7,04% i furti d’auto, del 3,52% i furti in casa e dell’8,97% i borseggi. Tutti reati di microcriminalità predatoria che vanno di pari passo con una crescente sensazione di insicurezza nelle strade, in casa, nelle aziende”. La Cna ha speso grandi energie proprio sul tema della sicurezza, sia incentivando le attività imprenditoriali a fare rete attraverso il progetto “Città sicura” in diversi Comuni della provincia, sia rivolgendosi ai cittadini, in special modo agli anziani, spesso vittime di questo tipo di microcriminalità, informandoli sui rischi e fornendo loro utili consigli su come difendersi. “Nel novembre scorso – racconta il responsabile provinciale Cna Pensionati Maurizio Bertini – abbiamo invitato il Sostituto Commissario della Questura di Ancona Franco Pechini, che ha illustrato ai pensionati e ai cittadini alcune semplici misure su come difendersi dai reati: chiamare i numeri di emergenza delle Forze di Polizia, porsi al riparo da pericoli, non reagire nel caso di reato in corso, se possibile rimanere al telefono con il 113, sporgere denuncia, ma anche segnalare tempestivamente alle Forze di Polizia persone, veicoli, rumori, sospetti. E ancora, in auto: non lasciare mai soldi, oggetti preziosi, soprattutto chiavi di casa/azienda nell’abitacolo. Nella carta di circolazione ci sono i dati anagrafici ed è un gioco da ragazzi arrivare a casa ed entrare con le chiavi per rubare di tutto. Non lasciare mai l’autovettura con le chiavi di accensione inserite, nemmeno per un minuto. In casa: chiudere sempre porte e finestre soprattutto per chi abita ai piani inferiori e non lasciare tracce visibili (tipo biglietti) che indichino la propria assenza”. Ma non basta. Perché per contrastare i fenomeni della microcriminalità di territorio “serve soprattutto – continua il direttore Santini – la presenza delle istituzioni, dei servizi sociali, dell’imprenditoria diffusa, perché il degrado del territorio va sempre di pari passo con l’aumento dei crimini”. “Il nostro consiglio – conclude Santini – è fare rete, tutti insieme, per garantire la tranquillità del territorio dove viviamo e lavoriamo”.
cs