CAMBIAMENTI ALLA GIUNTA DI CERRETO: ‘LAVORATE, PER FAVORE’

Cerreto D’Esi… Cinque mesi che non mi pagano, sono cinque mesi che hanno interrotto i pagamenti, stiamo coprendo il servizio nonostante siano cinque mesi che non vediamo un euro, ho interrotto ogni fornitura perché hanno un debito che non mi saldano da cinque mesi………. ecco, questo è quello che ci viene ripetuto con perseverante costanza da alcuni nostri concittadini negli ultimi giorni. Dunque, visto che il comune denominatore di questo malcontento sono i cinque mesi, andiamo a ritroso per capire cosa sia successo di tanto grave cinque mesi fa da paralizzare così drasticamente e repentinamente un Comune. Allora, siamo in novembre, quindi ottobre, settembre, agosto, luglio e giugno….. a giugno deve essere avvenuta la causa scatenante che ha distrutto un sistema che tra mille difficoltà prima di giugno continuava a funzionare visto che tutti gli aventi diritto venivano regolarmente pagati. Ora l’unica cosa che in giugno può aver danneggiato l’indotto che inevitabilmente ruota attorno al nostro Comune, sono state le elezioni, ma non credo le elezioni in quanto tali, bensì la nomina a sindaco di Giovanni Porcarelli e della sua amministrazione. La prima domanda che rivolgo simbolicamente a tutti coloro che leggeranno questo articolo è: “come mai 7 mesi fa, 8 mesi fa, ma anche 6 mesi fa ovvero con il commissario prefettizio alla guida del Comune tutti i servizi venivano erogati e regolarmente pagati mentre ora con un sindaco eletto nessuno viene economicamente soddisfatto nei suoi diritti?” . Non credo proprio che il buco finanziario che esiste purtroppo da qualche anno abbia responsabilità di ciò che avviene solo negli ultimi cinque mesi!!!! Quindi la causa non è questa! Mancano i soldi e lo sappiamo tutti, ma perché tutto è precipitato da quando è stata eletta questa Amministrazione? Farsi domande è doveroso, al punto che noi CambiaMenti non ci vediamo troppo chiaro. E’ imbarazzante vedere un’Amministrazione navigare a vista ed è ancora  più mortificante vedere tutto questo presentato come dibattito democratico quando invece è solo il frutto dell’incapacità del sindaco e di tutta la sua Giunta che pretendono di governare una città con i soliti slogan “abbiamo trovato una situazione disastrosa” e con altri frasi fatte che non portano da nessuna parte. Quello che come cittadini dobbiamo chiederci è se il sindaco e la sua Giunta hanno realmente intenzione di risolvere i problemi di Cerreto d’Esi poiché sembrano essere incantati, quasi sbalorditi, la situazione è gravissima e il nostro sindaco non fa niente, non sa cosa dire o fare al punto che mi chiedo se è veramente convinto di poter vivacchiare. La politica è fatta di programmi, di idee ed una città, per di più già in ginocchio, senza una seria programmazione è spacciata, questo o lo si capisce o forse è meglio che se ne vadano tutti a casa perché in questo momento stiamo puntando diritti verso la dichiarazione del dissesto finanziario. Ricordo ai cittadini che una eventuale dichiarazione di dissesto sarebbe molto penalizzante per il nostro Comune, poiché la capacità decisionale, almeno in ambito economico, passa ai commissari governativi, tasse  e imposte comunali passano ai massimi livelli (in questo Porcarelli ha già provveduto), i creditori non possono più rivolgersi alla magistratura, l’organizzazione organica del Comune viene rivista con la possibilità di mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici e l’eventualità concreta che molti servizi non indispensabili (asilo nido, trasporti pulmini ecc…) non vengano più elargiti. I commissari dovranno poi liquidare il patrimonio disponibile del Comune e dovranno contrattare con i creditori la ristrutturazione del debito. In sintesi, la dichiarazione di dissesto finanziario rappresenterebbe si un punto di svolta, ma a pagarne il prezzo sarebbe ancora una volta la cittadinanza visto che l’ente sarebbe costretto a  portare ai massimi livelli tutti i tributi come ad esempio anche gli oneri di urbanizzazione, e tutti i canoni patrimoniali con il recupero conseguente della base imponibile in presenza di fenomeni di evasione. Nel nostro comune, essendo inferiore a 5000 abitanti, l’organo straordinario di liquidazione sarebbe un singolo commissario nominato fra magistrati a riposo della Corte dei Conti, della magistratura ordinaria, del Consiglio di Sato, del Ministero del Tesoro, del Ministero delle finanze e di altre amministrazioni dello Stato, fra i segretari e i ragionieri particolarmente esperti anche in quiescenza, fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili e all’albo dei commercialisti. Concludo dicendo che sarebbe quindi una situazione da evitare, purtroppo la passività della Amministrazione sembra far rotta proprio verso questa ipotesi, speriamo di sbagliarci anche perché in campagna elettorale avevamo snocciolato i dati contabili del Comune ed era evidente che chi avrebbe vinto le elezioni avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e armarsi di idee e volontà, mentre ciò che è successo è un sindaco che è presente in Comune solamente due giorni alla settimana. Avete vinto le elezioni, siete i nostri amministratori, per cui lavorate per favore, lavorate e lavorate ancora, amministrate questo Comune come se fosse casa vostra e non per lustro dinnanzi la cittadinanza perché in questo momento non abbiamo bisogno di facce o fasce tricolori bensì di fatti concreti.

Consigliere David Grillini – Gruppo consiliare CambiaMenti