LA DISOBBEDIENZA SANITARIA DEI MEDICI DI OSTETRICIA

I sanitari del reparto di Ostetricia dell’ospedale Profili non accettano l’idea di chiudere il punto nascita per una decisione presa dall’alto. “Dal primo febbraio le mamme che arriveranno con le doglie nella nostra struttura potranno regolarmente partorire. Non siamo qui – ha detto il primario Pasquale Lamanna – per fare numeri o trasferimenti. Non siamo noi quelli che devono complicare una gravidanza. Dopotutto il parto è il momento più bello della vita di una donna e di una famiglia”. La disobbedienza sanitaria lanciata dal primario ha accolto consensi in tutte le città dell’Ambito 10 che hanno come punto di riferimento l’ospedale Profili. Negli ultimi giorni i medici hanno anche sottolineato un problema non secondario: le ambulanze non sono dotate delle strumentazioni necessarie e costose per affrontare un’emergenza lungo la strada. Non un viaggio qualsiasi ma l’attraversamento della Strada Statale 76 che anche giovedì è rimasta chiusa sei ore per un incidente mortale. Il primario è certo che la sicurezza di una unità operativa non si misura con il parametro dei 500 parti imposti come soglia minima. Anche gli ultimi casi di morti in sala parto confermano che la sicurezza è un’altra cosa. “Qui – conclude Lamanna – abbiamo praticato la percentuale più bassa di tagli cesarei di tutta la regione”.

m.a.