MORTI E RALLENTAMENTI LUNGO SS76, PREFETTO FERMI CHIUSURA OSTETRICIA
Oggetto : Proroga mantenimento punto nascite di Fabriano in deroga ai 500 parti/anno in zona montana disagiata.
- L’intesa Stato/Regioni del 2010 ha fissato il numero di almeno 1000 nascite/anno quale parametro standard a cui tendere per il mantenimento e l’attivazione di punti nascita, estendendo la possibilità di punti nascita con numeri inferiori e comunque non inferiore a 500 parti/anno previsti solo sulla base di motivate valutazioni legate alla specificità dei bisogni reali delle varie aree geografiche interessate alla riorganizzazione;
- la Regione Marche sta provvedendo a riorganizzare la propria rete ospedaliera nel senso di raggiungere una migliore efficacia ed efficienza delle prestazioni arrivando a chiudere, piccoli ospedali come ad esempio Sassoferrato, trasformato nella prima e unica Casa della Salute h24 di dimensioni più adeguate ai livelli di assistenza medica indicati dagli standard nazionali;
- nel territorio marchigiano sono presenti attualmente 14 punti nascita all’interno di strutture ospedaliere attrezzate;
- il Piano Regionale di revisione delle reti cliniche prevede che rimangono solo 7 punti nascita (2 nelle Aziende e 1 per ogni Area Vasta), in accordo con l’intesa sopra menzionata del 16/12/2010 ha previsto la chiusura di tre punti nascita, tra cui Fabriano.
Tenuto conto che:
- il territorio montano della provincia di Ancona con i Comuni di Cerreto D’Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato, Serra San Quirico ha una popolazione di circa 47.876 abitanti di cui 5475 stranieri, circa l’11% distribuita su un areale complessivo di 677,04 Km2 con una densità di 78 abit/Km2;
- piccoli centri abitati sono distribuiti su tutta la fascia collinare submontana e montana, pertanto ogni comune ha una miriade di località e frazioni da servire. Il Comune di Fabriano ne conta in totale 60 e le distanze di queste dal centro sono comprese tra i circa 10 Km di Albacina, S. Donato, Viacce, Vallemontagnana, i 30/35 km di S. Elia, Grotte di Precicchie, Precicchie i circa 20 di Campodonico e dislivelli altimetrici compresi tra le quote minime dei 286 di Borgo Tufico ai 936m s.l.m. di Poggio San Romualdo. Il Comune di Sassoferrato ha la popolazione diffusa su 47 frazioni con altitudini che arrivano fino ai 715 m s.l.m. di Montelago. Il Comune di Serra San Quirico conta 13 frazioni e quello di Genga 36 frazioni con altitudini tra i 300 e 450 m di altitudine;
- tutto il territorio è caratterizzato da una difficile viabilità interna, questa non migliora sulla via di collegamento principale “SS76” attualmente interessata anche dai cantieri della Quadrilatero oltre i continui lavori di ripristino e manutenzione:
- da Fabriano a Serra San Quirico nel tratto di 16 chilometri ci sono 11 gallerie monotubo a doppio senso d marcia che si bloccano continuamente a causa di incidenti anche mortali;
- gli incidenti gravissimi o mortali dal 2011 ad oggi hanno provocato 5 morti;
3) negli ultimi sei mesi ci sono stati 48 interruzioni e/o rallentamenti dovuti ad incidenti e/o causa lavori
4) nei prossimi mesi i lavori per il raddoppio della SS76 comporteranno ulteriori interruzioni e disagi a causa del piano di lavorazione per la messa in sicurezza della strada.
- il Governo italiano si è espresso in merito ad una interrogazione a risposta immediata presentata in Commissione XII (Affari sociali), seduta n. 452 di Mercoledì 1 luglio 2015, aprendo alla possibilità della “ persistenza dei punti nascita in deroga al volume minimo di 500parti/anno” in caso di situazioni orografiche critiche, ovvero in presenza di aree geograficamente disagiate, a condizione che in tali strutture siano garantiti tutti gli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza previsti per le unità operative ostetriche e neonatologiche/pediatriche di primo livello e che vengano assicurate le soglie di qualità e di sicurezza stabilite dall’accordo Stato- Regione del dicembre 2010 e dai successi atti normativi e di regolamentazione statale e regionale che permettano il parto in condizioni di sicurezza.
Considerato che:
- tutti i Comuni montani della provincia di Ancona compresi nell’Area Vasta 2 sono territori disagiati per motivi geografici, di viabilità e fortemente colpiti dalla crisi economica con tassi di disoccupazione più alti della media nazionale che crea una disparità nell’accesso ai servizi, quali la sanità e alla nascita in condizioni di sicurezza;
- il presidio ospedaliero “E. Profili” è di riferimento a tutto il comprensorio montano così come descritto,
- il presidio ospedaliero garantisce un punto nascita dove viene assicuratta la Guardia Ostetrica h24, assistenza pediatrica continua, guardia anestesiologica h24 ed è territorio montano di confine;
- vanta il più basso numero di tagli cesarei della Regione a partire dal 1991
- già il 23/02/2015 il Ministero della Sanità, accertati i livelli standard nazionali per qualità e quantità ha concesso a 4 punti nascita sotto i 500 parti /anno della Regione Toscana di rimanere aperti per l’eccezionalità legata al basso numero di abitanti e il disagio delle aree montane. Sono i reparti di maternità di Barga (460), Piombino (313), Portoferraio (211) e Bibbiena (295)
Ritenuto che:
- la Regione già fornisce a Fabriano un reparto di ginecologia ed ostetricia in grado di garantire i parametri standard di sicurezza in quanto ben organizzato con personale, attrezzature e servizi h24;
- il punto nascite del presidio ospedaliero “E. Profili” di Fabriano rimane l’unico riferimento di un territorio montano più ampio, interprovinciale (da Pergola a Matelica);
CHIEDIAMO
A Lei On.le Prefetto la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica affinchè valuti le attuali condizioni della viabilità che non consentono un accesso certo e sicuro al punto nascita di Jesi e affinchè la Regione Marche conceda una proroga alla chiusura del punto nascite fino al termine dei lavori della SS 76.
Il Sindaco di Fabriano
F.to Giancarlo Sagramola
Il Sindaco di Sassoferrato
F.to Ugo Pesciarelli
Il Sindaco di Genga
F.to Giuseppe Medardoni
Il Sindaco di Serra San Quirico
F.to Tommaso Borri