CITTADINI E ISTITUZIONI CONTRO LA REGIONE. VECERRICA: ‘SIAMO MASSACRATI”
+ Il Governatore Ceriscioli lo avrebbe detto più volte anche oggi pomeriggio: chiudere i punti nascita delle Marche è una scelta politica. Caos ad Ancona dove la delegazione fabrianese guidata dal Sindaco non si arrende e prepara nuove iniziative. +
Invasione di carrozzine e passeggini in Consiglio regionale: un centinaio di persone giunte dall’entroterra hanno presidiato lo spazio antistante la sede dell’aula consiliare per chiedere il salvataggio dei punti nascita di Fabriano, Osimo e San Severino Marche, destinati alla chiusura a fine anno. “A Fabriano non si può solo morire” e “A Osimo 71% di parti naturali” alcune delle scritte sugli striscioni esposti. In testa ai manifestanti i sindaci di Fabriano Giancarlo Sagramola, di Osimo Simone Pugnaloni, di San Severino Marche Cesare Martini, tutti del Pd, e l’assessore di Sassoferrato Lorena varani, tutti con la fascia tricolore. Pronto a “fare il referendum e a passare con l’Umbria” Sagramola, che è arrivato con un messaggio del vescovo Giancarlo Vecerrica: “mi sono candidato a sindaco perché credo nelle Marche unite, dal mare alla montagna. Ma chi propone di smantellare il nostro ospedale non vuole tenere unite le Marche”. Il primo cittadino fabrianese ha sottolineato il problema della viabilità per raggiungere l’ospedale di Jesi, chiedendo tempo per risolverlo: “impensabile far partorire una donna in un’ambulanza sotto una galleria”. Pugnaloni ieri ha diffuso una lettera agli operatori sanitari per “non invitare le partorienti ad andare altrove in vista della prevista chiusura” e oggi ha annunciato che ricorrerà al Tar. Amareggiato Martini: “il presidente Luca Ceriscioli non si può trincerare dietro scelte tecniche ed esigenze di sicurezza. Le donne di San Severino sono al sicuro se partoriscono nel nostro ospedale e non se vanno in una struttura non a norma, come il nosocomio di Macerata”. Il problema – secondo il sindaco, che ha ricordato “i nostri appelli caduti nel vuoto” – è che “manca l’interlocutore vero, cioè la politica. Non è un caso se dobbiamo rivolgerci a magistratura e altre autorità”. Prima dell’inizio della seduta consiliare una delegazione di manifestanti ha incontrato i presidenti di Giunta Ceriscioli e Consiglio Mastrovincenzo e i capigruppo. (Ansa) “Amici carissimi che manifestate, siete coraggiosi. Sono certo che il vostro impegno vincerà”. Sono le parole del vescovo di Fabriano-Matelica mons. Giancarlo Vecerrica, in un messaggio affidato al sindaco Sagramola per la manifestazione in difesa dei punti nascita. “Anche coloro che hanno autorità non possono non avere occhi per vedere e cuore per amare – dice il presule -. Non ascoltano le nostre ragioni di gente dell’entroterra, abbandonata e massacrata, ma non possono non incontrarci”.