MOZIONE DI SFIDUCIA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FABRIANO

MOZIONE DI SFIDUCIA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FABRIANO ARRIVATA IN REDAZIONE A NOME DI TUTTA LA MINORANZA

Ai sensi dell’art.19, 1° comma dello Statuto Comunale

PREMESSO

  • che, ex Decreto Legislativo 267/2000, l’articolo 18 dello Statuto Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale numero 78 del 27/05/2005 e l’articolo 4 del Regolamento per le adunanze del Consiglio Comunale, il Presidente del Consiglio deve essere figura super partes, garante del rispetto del ruolo dei consiglieri ed esercita i poteri diretti ad assicurare l’ordine delle sedute, l’osservanza delle leggi, dello Statuto, dei Regolamenti, la regolarità delle discussioni e delle deliberazioni;
  • che, specificamente, ex art. 4, n. 3 del Regolamento per le adunanze del Consiglio Comunale egli:
    • rappresenta il Consiglio. Nell’ordine delle precedenze nelle manifestazioni pubbliche il Presidente segue immediatamente il Sindaco e precede gli Assessori e gli altri Consiglieri;
    • convoca il Consiglio Comunale anche su richiesta del Sindaco o di un quinto dei Consiglieri, iscrivendo all’ o .d. g. della seduta le proposte del Sindaco, della Giunta e dei Consiglieri;
    • definisce d’intesa con la Conferenza dei Capigruppo, il programma calendario dei lavori;
    • attiva e coordina i lavori delle Commissioni Consiliari;
    • attiva e coordina i lavori delle Consulte e di ogni altro organismo di partecipazione;
    • in seduta :
      • dichiara aperta la seduta, previo appello nominale fatto dal Segretario e con la constatazione del numero legale (quorum strutturale : metà dei consiglieri assegnati);
      • sceglie gli scrutatori , per chiamata (di solito uno dei tre è riservato alla minoranza);
      • concede la facoltà di parlare secondo l’ordine di richiesta;
      • dirige e modera la discussione richiamando, ove necessario, l’attenzione dei Consiglieri all’ o.d.g.;
      • vieta interventi con relazioni formulate in modo scorretto ed estraneo rispetto all’argomento in discussione ed alle attribuzioni del Consiglio;
      • richiama all’ordine i Consiglieri che non ottemperino ai suoi moniti fino alla possibile decisione di togliere loro la parola;
      • mette ai voti le proposte secondo l’ordine di presentazione; ·proclama il risultato del voto con l’assistenza degli scrutatori;
      • dispone, in caso di tumulti e tafferugli, della Forza Pubblica;
      • allo stesso scopo di un ordinato svolgimento dei lavori del Consiglio, dispone, ove necessario, lo sgombero dell’aula da parte del pubblico. Ove possibile si limiterà, sempre con l’ausilio della Forza Pubblica, ad espellere dalla sala coloro che sono causa di disordine;
      • in casi estremi di minacce-percosse, può ordinare anche il fermo di detti facinorosi;
      • dichiara chiusa e sciolta l’adunanza;
  • che, ex art. 4 comma 3 dello statuto comunale, il Sindaco può autorizzare l’uso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un

pubblico interesse;

  • che, ex art. 18 dello Statuto Comunale:
    • Il Consiglio Comunale è presieduto dal Presidente, o in caso di assenza o impedimento dal consigliere anziano, eletto dall’assemblea a scrutinio segreto nella prima seduta del Consiglio Comunale e subito dopo la convalida degli eletti.
    • L’elezione del Presidente del Consiglio avviene con il voto della maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri assegnati al Comune. Se dopo due votazioni nessuno ottiene tale maggioranza si procede, nella stessa seduta, alla votazione di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nella seconda votazione ed è proclamato eletto chi ottiene il maggior numero di voti. Nel caso di parità di voti nella seconda votazione parteciperà al ballottaggio il candidato più anziano d’età.
    • Il Presidente del Consiglio dura in carica quanto il Consiglio Comunale che lo ha eletto e cessa dalla carica nel caso di dimissioni volontarie che sono irrevocabili e immediatamente efficaci o per revoca secondo il successivo articolo.
    • Il Presidente del Consiglio è organo super partes garante del rispetto del ruolo dei consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione, nonché delle norme del presente Statuto e del regolamento del Consiglio.
    • I poteri del Presidente sono:
      • la rappresentanza del Consiglio;
      • la predisposizione dell’ordine del giorno in recepimento delle proposte presentate dal Sindaco e dalla giunta , eventualmente dai singoli consiglieri e dagli altri soggetti previsti dallo statuto e dai regolamenti;
      • la direzione dei lavori del Consiglio assicurando l’ordine della seduta e la regolarità delle discussioni;
      • la convocazione del Consiglio, sentito il Sindaco e previa consultazione con la conferenza dei capigruppo;
      • la proclamazione del risultato delle votazioni;
      • l’informazione preventiva ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri attraverso la conferenza dei Capigruppo;
      • la presidenza della conferenza dei capigruppo;
      • l’attivazione e il coordinamento delle commissioni consiliari e delle altre commissioni eventualmente istituite e la vigilanza sul loro regolare funzionamento;
      • la cura dei rapporti periodici del Consiglio con l’organo di revisione economico – finanziaria e con il difensore civico secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti, fatti salvi i diritti di ogni consigliere;
    • Il Presidente è garante dell’autonoma responsabilità di indirizzo, di programma, di pianificazione e di controllo dell’organo consiliare; nell’espletamento delle sue funzioni non compete allo stesso alcuna discrezionalità e i suoi provvedimenti debbono essere motivati sulla base dello Statuto e del Regolamento del Consiglio;
  • che ex art. 19 dello Statuto Comunale il Presidente del Consiglio può essere revocato a seguito di approvazione di una mozione di sfiducia per reiterata violazione di legge, dello Statuto, dei regolamenti o per gravi e reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità dei lavori del Consiglio . La mozione può essere presentata dal Sindaco o da almeno 1/3 dei consiglieri assegnati e votata a scrutinio segreto a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. La seduta in cui viene posta in discussione la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio è presieduta dal consigliere anziano;
  • che è da ascrivere rilievo istituzionale alla funzione di presidente del consiglio, trascendente gli equilibri politici, che pure ne fondano la costituzione attraverso l’elezione in seno all’organo consiliare, di garante del regolare funzionamento di quest’ultimo e dell’ordinato svolgersi della dialettica tra le forze politiche in esso presenti: pacifico è che sia l’elezione a presidente del consiglio comunale che la relativa revoca esprimono una scelta fiduciaria delle forze politiche rappresentate nell’organo consiliare; la revoca non può prescindere da fatti specifici inerenti la carica, ancorché gli stessi non siano commessi nell’esercizio delle funzioni presidenziali, e dalla conseguente valutazione che i componenti dell’organo da tali fatti traggono in ordine alla persistente validità dell’iniziale investitura. (Consiglio di Stato, SEZ. V – sent. 26 novembre 2013, n.5605)

CONSIDERATO

  • che nel corso della consiliatura, la gestione della massima assise cittadina da parte del Presidente del Consiglio Comunale di Fabriano Sig. Giuseppe Luciano Pariano si è connotata per gravi e reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità ed efficacia dei lavori del Consiglio, determinando il venir meno della cosiddetta “fiducia politica”, che deve tradursi in una carenza di fiducia nelle capacità di mantenere un’azione presidenziale super partes che sia ispirata ad imparzialità, traducendosi in comportamenti caratterizzati da protagonismo individuale, faziosità e partigianeria o che, comunque, compromettano il ruolo di garanzia del Presidente del Consiglio Comunale;
  • che nel corso della consiliatura il Presidente del Consiglio Comunale di Fabriano Sig. Giuseppe Luciano Pariano ha reiteratamente utilizzato, per fini personali e del tutto estranei all’attività istituzionale e al pubblico interesse, lo stemma del Comune di Fabriano, in palese violazione dell’articolo 4 comma 3 dello Statuto del Comune di Fabriano (si veda allegato n.1);
  • che, in varie occasioni, le opinioni espresse dal Presidente del Consiglio Comunale di Fabriano Sig. Giuseppe Luciano Pariano tramite la propria pagina Facebook (e condivise nella pagina “Fabriano”) non sono state consone al ruolo istituzionale che il Sig. Pariano ricopre. Si veda da ultimo il post pubblicato in data 12/11/ 2015 (allegato n. 2).

Per tutto quanto premesso e considerato

i sottoscritti Consiglieri Comunali ritengono non vi siano le condizioni affinché il signor Giuseppe Luciano Pariano possa continuare a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, e per gli effetti di cui all’articolo 19 dello Statuto Comunale approvato con deliberazione del Consiglio Comunale numero n.78 del 27/05/2005

CHIEDONO

previa discussione consiliare, di dichiarare la revoca dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale di Fabriano il Sig. Giuseppe Luciano Pariano e la sua sostituzione nonché di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 4° comma del TUEL.