LA NUOVA FRONTIERA DELLA POLITICA: IL WEB – Gigliola Marinelli
Politica sempre più partecipata dai cittadini, dibattiti, confronti, litigi e polemiche attraverso le nuove frontiere del web e dei social network. Prendo spunto da un post da me pubblicato domenica scorsa sul gruppo social “Fabriano”, spazio web dedicato al confronto tra concittadini sulle problematiche connesse al territorio, alle sue esigenze e difficoltà, alla condivisione di notizie e segnalazione sulla situazione dei luoghi pubblici di Fabriano. Orbene si parlava dell’annosa questione della pulizia della piscina dei giardini di Fabriano, luogo molto caro ai fabrianesi, quasi un simbolo dello spazio verde cittadino. Da diversi anni si discute sullo stato di incuria in cui versa questa piscina, ormai ridotta ad un pantano in cui periodicamente spuntano pantegane, alghe, melma di ogni genere tanto da rendere impraticabile questo luogo, in particolar modo alle famiglie con bambini. I pochi pesci, perlopiù grosse carpe, sono ormai arenati sul fondo di questa pozzanghera a cielo aperto, rattristandone la bellezza e l’immagine stessa di una città che con costanza cerca di dimostrare quotidianamente di essere “creativa”. Ho allegato una foto, una delle infinite immagini che i concittadini delusi e sdegnati da anni continuano a postare su questo gruppo social, con l’intento di smuovere animi, coscienze , scope e palette per ripristinare uno spazio degno di cura e protezione. Ricordo che la piscina in oggetto è ubicata in un punto nevralgico di forte attraversamento di turisti che, sostando con i pullman su Viale Moccia, attraversano obbligatoriamente il parco pubblico passando davanti la piscina per recarsi al Museo della Carta e della Filigrana, fiore all’occhiello della nostra città. Che figura facciamo??? Ci riempiamo la bocca con parole quali “città a vocazione turistica”, “politica dell’accoglienza”, “condivisione di intenti e collaborazione tra cittadini ed amministrazione”.Niente di tutto ciò trapela attraverso anche una semplice e banale risposta a questi interrogativi, spesso anche ripetitivi, dei fabrianesi. Nel momento in cui sto scrivendo questo pezzo siamo arrivati a ben 101 commenti su questo post, nessuna parola, un silenzio assordante da parte degli amministratori, eppure molti di loro monitorano giornalmente i post di facebook, traditi dalla lucina verde ed imbarazzante dell’on line sulle chat. Ci sono ma non leggo, vedo e non vedo, sono troppo superiore per considerare facebook un mezzo serio di confronto, non mi taggate mi raccomando!Ricordo, che vi piaccia o no, che due terzi del mondo è connesso su face book ed i social network, non penso che tutti gli utilizzatori siano degli idioti . Non credo che la politica, nel senso più ampio e rispettoso del termine, debba basarsi sulle opinioni espresse, a volte anche con tuoni fuori dalle righe, dal web. Ma credo altresì che amministratori virtuosi non possano e non debbano prescinderne, facendo finta di non aver letto. Sono polemica nei confronti di alcuni soggetti che abusano del web solo per dirottare insulti e contestazioni fini a se stesse, ma nel contempo ammetto questo mezzo come un nuovo strumento in mano dei cittadini per arrivare direttamente nel cuore degli amministratori e far sentire la loro voce, avendo il sacrosanto diritto di instaurare con loro un dialogo costruttivo. Se di condivisione e sinergia dobbiamo parlare che si dimostri nei fatti che anche attraverso un semplice post su facebook si possa aprire una strada di cambiamento. Un invito a chi si è assunto il ruolo di rappresentarci ad avere coraggio e rispondere. Alla fine siamo tutti leoni dietro una tastiera, dimostratelo senza interporre tra voi ed i cittadini che vi hanno votato figure intermediarie che recano solo danno e confusione.
Gigliola Marinelli