ABBATTIMENTO LISTE ATTESA, LA RIVOLUZIONE DI CERISCIOLI

Agende differenziate a seconda dell’urgenza della visita o dell’esame clinico richiesto, ‘presa in carico’ dei pazienti con patologie croniche da parte del medico specialista ospedaliero, che prenoterà per lui visite ed accertamenti. Strumentazione (Tac, risonanza ecc.) al lavoro per 10-18 ore al giorno, prestazioni specialistiche presso le strutture private accreditate con la Regione, a prezzi calmierati e prenotabili al Cup. Prefigura una rivoluzione a 360 gradi, ”una vera sfida”, la delibera sull’abbattimento delle liste d’attesa approvata ieri dalla giunta regionale, e presentata alla stampa dal presidente Luca Ceriscioli. Le attese di mesi per un esame diagnostico, le file agli sportelli (o al telefono) del Centro unico di prenotazione dovrebbero diventare un ricordo: ”ricuciremo il rapporto fra politica, istituzioni e comunità” ha detto Ceriscioli, che ha indicato la fine di aprile come primo test di verifica. Quarantatre le prestazioni dei livelli essenziali di assistenza (Lea) su cui si misurerà il decalogo. Fra gli aspetti più innovativi, sottolineati anche dal presidente della Commissione Salute Fabrizio Volpini (medico di medicina generale) e dal dirigente del Servizio Piero Ciccarelli, le agende differenziate per classi di priorità per la prima visita o il primo esame, e la presa in carico da parte dei medici ospedalieri dei pazienti con patologie croniche in cardiologia, oncologia, diabetologia, nefrologia, e, per quanto riguarda l’Inrca, neurologia. Saranno i medici stessi a prescrivere e prenotare la visita specialistica successiva e i principali esami. Le strumentazioni sanitarie (Tac, risonanza ecc.) lavoreranno per almeno 12-18 ore al giorno, con un impiego di personale coperto dalle risorse del decreto ‘Balduzzi’ per l’attività libero professionale intramuraria, e supportato dai 47 milioni per il rinnovo tecnologico stanziati ad agosto dalla Regione. I pazienti potranno anche far ricorso a prestazioni presso le strutture private accreditate, a prezzi calmierati e con prenotazione attraverso il Cup. Nelle cinque Aree Vaste partirà inoltre una sperimentazione con i medici di medicina generale e i pediatri (10-12 medici per ciascun capoluogo) che potranno prenotare visite ed esami per i propri assistiti. Un Gruppo operativo regionale sui tempi d’attesa, presieduto dal direttore dell’Ars, monitorerà lo stato di attuazione della riforma, in funzione, ha spiegato Ciccarelli, di un costante ”automiglioramento”. Primo passo del ”percorso di educazione sanitaria” che secondo Volpini rappresenterà l’impegno dei prossimi anni. (Ansa)