IN 10 ANNI PERSI 38% FRUTTETI MARCHE
Negli ultimi dieci anni il frutteto delle Marche si è ridotto di oltre un terzo con la la scomparsa di quasi 900 ettari di piante di mele, pere, pesche, albicocche e altri frutti. A lanciare l’allarme è la Coldiretti regionale, che citando un analisi Istat afferma che la superficie coltivata a frutta che ha subito un calo netto del 38 per cento. “A determinare la scomparsa delle piante è stato soprattutto il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi di produzione. Tra le coltivazioni più diffuse, il taglio maggiore ha interessato le pere e le mele, che si sono praticamente dimezzate con un crollo rispettivamente del 55 e del 53 per cento, ma anche pesche e nettarine hanno avuto un calo del 32 per cento, mentre quello delle albicocche si è fermato al 28 per cento”. Sempre secondo Coldiretti, il “disboscamento” delle campagne marchigiane italiane è il risultato anche di un’invasione di frutta straniera con le importazioni che sono aumentare a livello nazionale del 20 per cento nello spazio di un decennio ed hanno quasi raggiunto i 2,1 miliardi di chili, senza dimenticare la progressiva riduzione dei consumi. L’acquisto medio di frutta per famiglia acquirente è diminuito in modo significativo da 244 chili annui del 2000 si è passati ai circa 178 chili del 2014, con un taglio del 27 per cento. (Agi)