50° MONS. GIANCARLO VECERRICA, LA DIOCESI FESTEGGIA

“In questi anni di vita sacerdotale mi sono lasciato condurre dalla gioia dello Spirito! Sono qui per ringraziare immensamente l’opera dello Spirito Santo su di me e a gustare insieme a voi l’amore che mi ha donato.” E’ emozionato il Vescovo di Fabriano-Matelica mons. Giancarlo Vecerrica nel festeggiare in Cattedrale San Venanzio il suo cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Chiesa gremita di fedeli, sacerdoti, autorità e anche tanti giovani che hanno espresso la loro vicinanza e ammirazione al presule che ha dedicato la sua vita ai giovani. “Ripensando alla mia adolescenza, nel momento della massima miseria del dopo guerra, non sapevo che considerare del mio futuro, ma i genitori hanno educato noi quattro figli, che ora siamo qui, alla semplicità nel lasciarci condurre dalla fede. Mi sono fatto guidare – confida – da coloro di cui mi fidavo. La bellezza della missione, alla quale mi sentivo condurre, all’inizio non la percepivo più di tanto, l’ho scoperta andando avanti. La bellezza della vita, che è Gesù, è all’inizio; ma, come per i primi apostoli, è solo come promessa, c’è da accoglierla e continuare ad abbracciarla. La mia irrequietezza è stata presa dallo Spirito e io mi sono lasciato prendere. Il protagonista non sono io, ma è lo Spirito.” Mons. Vecerrica, sempre impegnato nelle battaglie a favore dei lavoratori e dei disoccupati definiti ‘i nuovi poveri’, invita a guardare avanti. “Ecco l’invito: lasciarsi prendere e condurre dallo Spirito, perché è Gesù che mi ha scelto, e non io. Allora – ha detto – la parola da riscoprire è proprio questa: “appartenere”, cioè affidarsi. Aperta questa strada di totale affidamento allo Spirito, pur ferito dai miei peccati, le due mani offertemi da Cristo mi hanno sempre ripreso: la mano della Madonna e la mano della Chiesa. Ho avuto la grazia di vivere sempre attaccato ai suoi santuari e sotto la sua protezione, ha guidato sempre i miei passi, fino ai passi gioiosi del pellegrinaggio a piedi Macerata–Loreto.” Poi il pensiero corre in Vaticano. Pochi giorni fa l’ultimo incontro con Papa Francesco che gli ha scritto una lettera in occasione dei festeggiamenti. “Come nel 1978, a 18 anni, offrii la mia vita alla Madonna per la guarigione di papa Pio XII, così ora qui la offro di nuovo alla Madonna per voi mio popolo, sacerdoti e laici. Sono per voi, per sempre, dovunque sarò. E voi datemi – conclude – il dono di nuovi seminaristi e il dono di volerci sempre bene tra noi, senza mai divisioni, perché l’amore vince sempre.”

m.a.