CASA DI ACCOGLIENZA DI FABRIANO: NEL 2014 PIU’ DI 3.000 PASTI

Un’emergenza sociale quella della povertà che occupa purtroppo un posto di rilievo nella cronaca di tutti i giorni. Abbiamo incontrato il presidente della San Vincenzo de’ Paoli  Francesco Mearelli e la signora Giuliana Chiari, economa della Casa di Accoglienza “San Benedetto” di Fabriano sita in via Mamiani 40, per cercare di comprendere a che punto siamo con gli interventi in merito alla situazione povertà.

Presidente, come nasce la Casa di Accoglienza e con quale obiettivo?

La casa di Accoglienza di Fabriano, fortemente voluta da Nello Tiberi ed in attività dal 1995, fornisce ospitalità a viandanti e persone senza dimora fissa fornendo vitto e alloggio per la durata di tre giorni. La struttura ha una capienza di dieci posti letto per uomini e due per donne. E’ possibile recarsi alla Casa di Accoglienza anche solo per consumare i pasti, pranzo e cena, anche per residenti nel territorio che versano in situazioni di difficoltà economiche su richiesta dei servizi sociali, delle parrocchie o dei singoli cittadini. Viene fornita ai richiedenti una tessera per dodici o venti pasti, questi ultimi preparati da volontari che a rotazione , una volta la settimana, dedicano il loro tempo a questa importantissima opera umanitaria.

Signora Giuliana, si trovano facilmente volontari nel nostro territorio?

Sarebbe necessario aumentare il numero di volontari che allo stato attuale compiono un lavoro enorme, ma in questi tempi purtroppo diventa sempre più difficile trovare persone disposte a sacrificare il proprio tempo libero in opere di volontariato. Basterebbero altre due o tre persone per rendere i turni molto più leggeri ed agevoli, pertanto lanciamo un appello a persone di buona volontà disposte a trascorrere due ore a settimana per la preparazione dei pasti nella struttura. Sarebbe importante che anche i giovani si avvicinassero a questo mondo.

Chi si rivolge prevalentemente alla Casa di Accoglienza?

Nella maggior parte dei casi sono uomini o donne che hanno perso il lavoro, che non hanno più familiari, orfani, persone anziane che non riescono più a mangiare un pasto ogni giorno o  che si appoggiano da noi su richiesta dei servizi sociali anche per pernottamenti sicuri. A Fabriano stanno aumentando fortemente le richieste di aiuto, abbiamo un nostro punto di ascolto presso la Caritas per cercare di agevolare ed informare in ogni modo queste persone.

Presidente, la San Vincenzo dè Paoli da sempre ha provveduto al reclutamento di beni di prima necessità soprattutto per le provviste alimentari?

Fino al 2013 la San Vincenzo de’ Paoli con il Banco Alimentare distribuiva alle famiglie indigenti dai cinquanta ai sessanta quintali annui di provviste. Nel 2014 non è avvenuto il rinnovo della convenzione europea e quindi non sono partiti gli ordini Agea. Pensate sono arrivati solo quindici-venti quintali di scorte per soddisfare una richiesta di 1500 persone, circa 500 famiglie. Sembra però che per il 2015 questi ordini Agea possano riprendere, almeno per 15-20 prodotti di prima necessità.

“Riguardo il social market, come funziona il tesseramento?”

Per usufruire del social market bisogna iscriversi attraverso i servizi sociali o direttamente al suo interno. Viene rilasciata una tessera al prezzo simbolico di euro 2.50 mensili. Gli iscritti possono effettuare la spesa, sempre in base alla disponibilità giornaliera dei prodotti.

Come si finanzia la Casa di Accoglienza?

Il principale finanziatore è la Curia, grazie all’otto per mille detratto con la denuncia dei redditi. Altri finanziatori sono la San Vincenzo de’ Paoli come opere speciali, il collegio Gentile, le parrocchie e sempre molto generosa nel nostro territorio è stata la famiglia Merloni, con particolare ricordo alla signora Ester, indimenticata nostra benefattrice.

Parliamo di dati e bilanci della casa di Accoglienza: qual è la situazione di Fabriano?

Il bilancio 2014 ha visto una voce in uscita per un totale di 38.700 euro. Abbiamo fornito 3605 pasti per 2233 cittadini italiani, 101 comunitari e 1271 extra-comunitari. Riguardo i pernottamenti abbiamo accolto 1005 persone: 548 italiani, 38 comunitari, 419 extra-comunitari. Sono dati importanti che purtroppo prevediamo in forte aumento. Ci aggiorneremo più avanti quando saranno finiti gli ammortizzatori sociali, per questo chiediamo un interessamento sin da subito delle istituzioni ma anche dei comuni cittadini residenti.

Gigliola Marinelli