MODA MARCHE, SETTIMO ANNO DI CRISI: -34%

Il sistema moda nelle Marche sta scontando sette consecutivi anni di crisi, che hanno inciso profondamente sui fatturati: in particolare, il settore pelli/calzature ha avuto un crollo pari al 34,1%; più contenuto invece il calo del fatturato nel tessile/abbigliamento che dal 2008 ha perso l’11,5% e nel 2014 ha registrato un incremento del 2,5%. I dati sono del Centro Studi Sistema Cna, elaborati in occasione del primo “Matching Day della Moda” che si è svolto nei giorni scorsi a Montegranaro e che ha visto la partecipazione di oltre 50 aziende, di cui una decina dalla provincia di Ancona. L’evento, unico nel suo genere, ha visto protagoniste le imprese aderenti alla web community di Cna “Mood Market”, il portale della moda marchigiana attivo dallo scorso novembre in cui le imprese possono promuovere i loro prodotti e le loro lavorazioni, creando nuove relazioni di business tra loro. Il matching day ha offerto alle imprese la possibilità di mettersi una di fronte all’altra, incontrandosi con l’obiettivo di avviare collaborazioni produttive e commerciali con i colleghi che si occupano di calzature, abbigliamento, tessile, maglieria, accessori, pelletteria, oltre a stile e modellistica. Ogni impresa che ha partecipato all’incontro aveva nella sua agenda fino a dieci appuntamenti, di trenta minuti ciascuno, dalle 15 fino alle 20. “Un incontro all’insegna dell’operatività e della concretezza – commenta Emanuela Pulcinelli, presidente Cna Federmoda provincia Ancona – ed un momento proficuo ed innovativo, utile a conoscersi e sviluppare nuovo business. Il matching è certamente una modalità vincente da incentivare anche nel futuro”. Dal matching, inoltre, è stato lanciato anche un attualissimo messaggio, grazie all’intervento del professore Marco Ricchetti, docente di Economia della Moda al Politecnico di Milano, tra gli ideatori del Sustanaibility Lab, piattaforma digitale di esperti dedicata alla diffusione della cultura della sostenibilità nel sistema moda. Da parte dei produttori, dire sì alla moda sostenibile che si basi su un utilizzo ridotto o comunque attento della chimica può rappresentare un concreto vantaggio competitivo: come riferito da Ricchetti, infatti, i grandi marchi, attenti alla propria immagine e inclini a voler raggiungere il consumatore consapevole, stanno stilando vere e proprie “green list” di fornitori che siano in grado di garantire caratteristiche di non dannosità e sostenibilità dei materiali utilizzati. Va così in archivio la prima iniziativa promossa dal portale della moda Cna Moodmarket.it, che certamente verrà replicato presto, a grande richiesta degli imprenditori intervenuti.

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