100 ANNI PER LA NONNINA DEL PRESEPE VIVENTE CHE SFORNAVA DELIZIOSE CRESCIOLE

GENGA – Falcioni in festa sabato 21 febbraio. In onore di Bianca Bettarelli, la nonnina del paese, che proprio quel giorno ha soffiata le sue prime 100 candeline. Un traguardo che ha voluto festeggiare ritornando per un pomeriggio a Genga e radunare da “Santuccio”, l’ex alimentare a servizio da decenni della piccola località, vicini e parenti. Lei che, da quando si è rotta il femore, ha dovuto rassegnarsi ad andare a vivere a Moie, dove, circondata dall’affetto delle sue figlie Claudia e Valentina e dei suoi nipoti Gian Luca e Daniele, si è così bene ristabilita che cammina quasi quasi come prima. “E’ una donna coraggiosa e caparbia – racconta una sua affezionata vicina – fino a 96 anni la si vedeva tagliare da sola la legna con una sega a mano e al presepe vivente lavorava le cresciole che distribuiva sul percorso”. Una vita lunga e serena quella di Bianca. Non ha nemmeno dovuto cambiare il suo nome da nubile avendo sposato il ferroviere Angelo che anche lui faceva Bettarelli di cognome. Tanti ricordi legati ad una frazione che una volta era piena di vite e un paesaggio che non era spezzato dalle 4 corsie della superstrada Ancona-Perugia. Ma uno emerge più di tutto quando a fine guerra è salita sulla cima di uno dei monti che dividono Genga della Vallesina per osservare il bombardamento di Serra San Quirico. Una festa a cui non hanno voluto mancare il sindaco Giuseppe Medardoni e il vice-sindaco Natale Bazzucchini.

Veronique Angeletti