MARCHE, PRIMA PER AUTO A METANO ED ORA CNA, FITA E REGIONE PUNTANO SUI TIR. I NUMERI

Le Marche a metano. Su 993.407 autovetture immatricolate e circolanti nella nostra regione alla fine del 2013, ben 106.244 avevano l’impianto a benzina e metano, pari al 10,7%. Un primato indiscutibile, quello della regione Marche che, in questa classifica è seguita dall’Emilia Romagna con il 7,2% delle auto a metano, dall’Umbria con il 4,9 e dalla Toscana con il 3,2%. In tutte le altre regioni le auto con impianto a metano oscillano tra lo 0,1 della Sardegna e il 2,8 del Veneto. In Italia le auto circolanti predisposte con l’impianto a benzina e metano sono 773.539. Di queste il 13,8% parte dalle Marche. Un mercato in crescita, quello delle automobili con impianti a metano, spinto anche dalla crisi e dal minor prezzo del metano rispetto alla benzina ed al diesel. Di conseguenza, sono in aumento anche i distributori di metano aperti che, nella nostra regione sono 92 di cui 32 nella provincia di Ancona, 24 a Macerata, 15 a Fermo, 14 a Pesaro Urbino e 7 ad Ascoli Piceno. Una tendenza, quella di predisporre gli impianti a metano che, dopo le auto a benzina, sta estendendosi anche ai Tir che usano il diesel. Nelle Marche i camion e autocarri in circolazione, potenziali interessati, sono 137.148 ai quali vanno aggiunti 2.764 autobus. “Quella degli autotrasportatori – afferma Brega – è una platea notevole e dalle grandi potenzialità su cui punta anche la Regione Marche, per contribuire all’abbattimento delle polveri sottili, in modo da raggiungere per il 2020 l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da traffico stradale del 20%, come richiesto dall’UE. A questo scopo la Regione ha stanziato 112.500 euro come contributi alle imprese di autotrasporto per l’adeguamento del parco veicoli ai fini della riduzione dell’inquinamento atmosferico. Per chi converte un veicolo commerciale diesel alla tecnologia dual fuel (metano più gasolio) è previsto un contributo di 2.500 euro, pari ad un quarto del costo totale.”