AMBIENTE E CITTIDINI, A MATELICA CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO SU PROGETTO COSMARI
Matelica 28 novembre 2014. Ancora una volta l’ambiente torna ad essere elemento di scontro in questa cittadina già scossa dalla vicenda della mega centrale Biogas sottoposta a fermo ma ancora operativa. Questa volta l’ambiente è presumibilmente messo a rischio dalla scelta della maggioranza di avallare un progetto inerente al Cosmari per la gestione dei rifiuti. L’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale riguardava la trasformazione societaria del Cosmari e fusione per incorporazione della società controllata Sintegra Spa. Punto votato e approvato in modo unito e compatto da tutti i consiglieri e gli assessori della maggioranza, nonostante l’accesa discussione tra opposizioni e maggiornaza, giustificandone l’urgenza, sensa mettere a conoscenza della questione tanto delicata la popolazione precedentemente. L’adesione ad aderire ad uno statuto “blindato” per far parte della S.R.L del Cosmari, secondo le opposizioni, doveva essere valutata con molta più cura e attenzione. Il Vicesindaco, Anna Grazia Ruggeri, puntualizza: “Ho parlato con i membri della giunta in merito alla variazione energetica dei rifiuti urbani e produzione combustibile derivato dai rifiuti. Quando ho visto il regolamento mi sono subito accorta di un punto che mi ha creato delle perplessitá, quello relativo alla variazione energetica dei rifiuti urbani e produzione combustibile derivato dai rifiuti e ne ho parlato subito con Montesi e gli altri membri della giunga. Quando ci saranno le riunioni al Cosmari garantirò il massimo impegno formale a specificare per iscritto che venga tradotto nella gestione anaerobica della biomassa”. Mentre il sindaco cerca di smorzare i toni accesi tra maggioranza e opposizioni, dichiarando “che non si sta discutendo sulla salute dei cittadini e la legge regionale prevede che non si possono fare inceneritori. Abbiamo partecipato alle riunioni del Cosmari e lottato per la difesa del territorio e la tutela della sua vocazionalità. Stiamo portando avanti un lavoro di sintesi che anche altri comuni stanno facendo per costruire una struttura che garantisca maggiore funzionalità del servizio e per arrivare ad abbassare la Tari”. Ma a tali affermazioni, le opposizioni replicano concretamente. Il M5S e Nuovo progetto Matelica, hanno chiesto fortemente un rinvio perchè questioni di questo tipo, tanto delicate e il cui programma vincolerebbe il Comune di Matelica per 15 lunghissimi anni. Leonardo Mori (M5S) dichiara: ” Una giunta che ha manifestato in piazza contro le industrie insalubri ora vota questo regolamento. Non sono chiari gli obiettivi di tutta l’operazione e non sono forniti dati oggettivi tramite i quali poter valutare, inoltre, non si cita mai la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. La legge regionale è baipassata dalla legge nazionale ‘Sblocca Italia’ che permette la realizzazione di inceneritori.” Paolo Sparvoli per Nuovo Progetto Matelica dichiara :”Nessuno mette in dubbio che il Cosmari abbia dato fino ad ora un servizio ottimo ma di fronte ad un problema di questa grandezza, dobbiamo pensare alla salute dei cittadini. In questo regolamento parliamo di impianti di trattamento. Dobbiamo prendere tempo ed incaricare la commissione dei capigruppo di fare chiarezza”. Rosanna Procaccini, in modo molto esplicito riassume una situazione: “Approvandolo diamo carta bianca a realizzare non si sa cosa”.
Abbiamo chiesto all’ing Ennio Donati esperto del settore impiantistica e attivo nella battaglia Rir e Biogas di spiegarci sinteticamente la situzione e le diverse opzioni sulla questione.
TERMOVALORIZZATORI DI RIFIUTI possono essere :
1) INCENERITORI
2) il CEMENTIFICIO a noi vicino (non è un inceneritore, ma incenerirà presumibilmente i rifiuti)
3) IMPIANTI DI DIGESTIONE ANAEROBICA DEI RIFIUTI (nella più rosea delle interpretazione)
UN IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA DEI RIFIUTI, non è altro che un impianto BIOGAS, che invece di essere alimentato prevalentemente con mais e deiezioni animali, è alimentato con rifiuti urbani. Si tratta NON di una cosa tranquillizzante da far passare sotto silenzio; i RISCHI di un impianto di digestione anaerobica dei rifiuti sono 1000 volte maggiori di quelli dell’impianto biogas, sul quale si ostenta di aver fatto del tutto per fermarlo (è ancora in marcia per chi lo avesse dimenticato).
Gessica Menichelli