‘TORNATI DALLA LEOPOLDA CON LA DETERMINAZIONE DI ASCOLTARE TUTTI” IL PUNTO DI MICHELE CROCETTI (PD)

Matteo Renzi nemmeno una settimana fa ha parlato dal palco della Leopolda al ‘suo’ popolo e lo ha esortato “a non cambiare ma a cambiare l’Italia”. Poi si è avventurato in un’affermazione che ha fatto discutere: “Io faccio due mandati nello spirito della Leopolda. Al massimo arrivo al 2023″. Parole che sanno di ‘autorottamazione’. E ancora, parlando alla platea della Leopolda: “Qui parla l’Italia che crea posti di lavoro.” La prima bocciatura è arrivata subito da parte di Pippo Civati: “Renzi ormai parla come Berlusconi”. Che ne pensa di tutto questo i rappresentanti locali? Ospite dei nostri spazi il segretario del PD Fabriano Michele Crocetti che ha partecipato ai lavori della Leopolda.

“La Leopolda – esordisce – rappresenta un momento fondamentale di riflessione per la politica nazionale, ma non solo. L’ampia partecipazione da parte dei militanti e della Dirigenza del PD ci fa comprendere come sia fondamentale l’apporto di tutti per poter cambiare veramente le cose. Essere presenti, ascoltare e interagire in un circuito culturale che vede Matteo Renzi quale coordinatore dei lavori è assolutamente un’esperienza positiva, utile e di prospettiva: difatti molti dei temi trattati negli anni passati alla Leopolda oggi si sono realizzati; basti pensare all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.” Poi Michele Crocetti analizza il week toscano. “La formula vincente della kermesse fiorentina è proprio la capacità di mettere a contatto diretto sulle varie tematiche tutte le categorie, dagli imprenditori alle partite IVA, dai lavoratori dipendenti ai disoccupati: è imprescindibile dar voce – spiega – a tutti coloro i quali vogliano portare le proprie esperienze ed idee, ma non si può più accettare che alcuni possano fermare tutti. È con la stessa, rinnovata determinazione che siamo tornati da Firenze: si deve ascoltare chiunque, ma poi si decide, così a Roma come sul nostro territorio.”

Quali nuovi progetti sta portando avanti il Pd Fabriano?
Il primo ed impegnativo compito che mi sono posto come Segretario è stato quello di riaprire e riallacciare tutti i canali di dialogo e rappresentanza del nostro partito cittadino con gli organismi di dirigenza territoriale del PD. Abbiamo ricostituito il Coordinamento della Zona Montana, che è ora impegnato nel seguire tutte le vicende legate alla creazione della nuova Unione dei Comuni Montani. Proprio questi giorni stiamo trattando l’argomento qui a Fabriano. Ad un incontro parteciperà anche Ugo Pesciarelli, Sindaco di Sassoferrato e neo eletto consigliere provinciale anche grazie al contributo del PD Fabrianese. È stata rinnovata, inoltre, la dirigenza provinciale e regionale, nella quale siamo adeguatamente rappresentati. Basti pensare al mio ruolo di Organizzatore regionale, una posizione di grande importanza in quanto ci permette di avere un filo diretto con tutta la regione e con gli organismi nazionali. Questi sono alcuni esempi dell’impegnativo ed importante lavoro svolto al fine di consolidare e rafforzare la nostra struttura territoriale. Ho ritenuto necessario fare questa premessa perché rappresenta un elemento imprescindibile sul quale progettare il futuro della nostra città: senza solide fondamenta non si potrebbe costruire una politica di prospettiva e di rilancio.

I progetti per il futuro?
Giusto in questi giorni ne abbiamo lanciato uno di cruciale importanza: “Fabriano in Centro”. Abbiamo innanzi tutto parlato di prospettive e di rilancio della città e, a nostro avviso, un elemento imprescindibile è la rivisitazione della fruibilità del Centro Storico in chiave turistica. Su questo progetto stiamo costruendo una campagna di ascolto e confronto che richiederà tempi adeguati. Tuttavia, per testimoniare sin da subito la nostra determinazione, come Partito abbiamo già votato all’unanimità la prima proposta a riguardo, e cioè la rimozione dei parcheggi in Piazza del Comune. Un piccolo tassello di un più amplio mosaico che vogliamo costruire insieme ai nostri concittadini, la visione di una Fabriano del domani che si deve costruire con l’apporto di tutti, per il rilancio della città.

Marco Antonini