CNA INCONTRA EQUITALIA. SANTINI: “PROBLEMI SU CARICO ED EQUITÀ FISCALE”
Presso il Centro Direzionale della Baraccola, La Cna ha incontrato i vertici provinciali e regionali di Equitalia, capitanati dalla direttrice regionale Fabiola Morichetti (nella foto allegata, accanto al direttore provinciale CNA Massimiliano Santini).Scopo dell’incontro: capire come dar seguito alla convenzione stipulata tra Cna ed Equitalia con l’obiettivo di dare la possibilità alle imprese, tramite l’intermediazione di Cna, di verificare la loro posizione rispetto ad avvisi e cartelle ricevuti da Equitalia, che è soggetto riscossore per conto di Agenzia delle Entrate e Inps. Presenti tutti gli imprenditori dei gruppi dirigenti della Cna. Il direttore provinciale Cna Massimiliano Santini ha precisato che “l’incontro non vuole entrare nel merito dei deleteri provvedimenti fiscali a carico dell’impresa, poiché l’interlocutore non è quello pertinente, in quanto bisogna semmai intervenire sul legislatore; piuttosto tale appuntamento è utile per puntualizzare il metodo con il quale Equitalia è chiamata a recuperare crediti che le pubbliche amministrazioni vantano rispetto a cittadini e imprese”. Questi gli aspetti fondamentali focalizzati da Santini: “No alle etichette generaliste: gli autonomi non sono tutti evasori. Se evade uno, non vuol dire che evadono tutti; l’evasione non è riconducibile alle piccole operazioni, tant’è che negli ultimi sette anni, di 59miliardi di euro recuperati dal fisco oltre il 66% è riconducibile a somme oltre i 50mila euro; ecco perché Cna chiede ad Equitalia di operare con più ragionevolezza e meno rigore, di conciliare con spirito costruttivo agevolando il dialogo e il più possibile l’applicazione flessibile della rateizzazione del dovuto”. La risposta di Equitalia, per voce della direttrice regionale Morichetti, è stata questa: “Prolungare la rateizzazione, per normativa non è possibile in tutti i casi, ma solo nei casi di oggettiva difficoltà economica. Pertanto si suggerisce un distinguo tra l’accertamento di evasione e la liquidazione volontaria delle imposte. Ciò garantirebbe anche di evidenziare chi davvero è in difficoltà”. Dall’incontro è emerso che una parziale risposta alle esigenze delle imprese c’è comunque stata in questi ultimi tempi, in quanto la tolleranza al mancato pagamento delle rate in seguito ad accertamento è aumentata fino ad otto rate prima dell’avvio dell’ingiunzione. La Cna ha segnalato che è importante evidenziare chi evade per furbizia o chi ha effettive difficoltà tanto da dover chiedere la rateizzazione. “Spesso queste difficoltà – ha detto Santini – derivano dal fatto che le imprese non incassano i crediti vantati verso le PA. Chiediamo pertanto ad Equitalia di farsi portavoce delle esigenze delle imprese nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni che non pagano i lavori commissionati”. Pronta la risposta di Equitalia, che si è impegnata ad intervenire laddove ci siano casi segnalati dalla Cna. “In ogni caso – ha continuato il direttore provinciale Cna Santini – noi saremo solleciti ad intervenire nei tavoli ministeriali per contestare, rispetto ad Agenzia delle Entrate e Inps, il meccanismo della compensazione con detti enti, che prevede, sulla base di dati oggettivi dichiarati, una decurtazione alla fonte e a discapito delle imprese del 30% degli interessi”. In sostanza accade che se l’impresa deve 100 ad un ente, e una PA deve 100 alla stessa impresa, quest’ultima chiude la trattativa in perdita perché ciò che deve all’ente viene caricato del 30% di interessi. “Una disparità – secondo la Cna – inaccettabile”. Per consentire alle imprese di avere il rimborso Iva in tempi ragionevoli tramite Equitalia, la Cna porterà avanti con determinazione il tema della sospensione amministrativa. La direttrice regionale di Equitalia si è dimostrata molto disponibile per ragionare, insieme a Cna, su una serie di proposte che poi verranno presentate ad Agenzia delle Entrate e Inps al fine di migliorare i rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente.