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URBANI: “INVIERO’ A RENZI IL PROGETTO FABRIANO FABBRICA ETICA”

In riferimento alla lettera inviata tempo fa dall’imprenditore Urbano Urbani al premier Renzi per sottoporre all’attenzione del Governo cinque punti da poter prendere in considerazione per tentare di dare una svolta all’impasse attuale dell’economia locale e nazionale e per rispondere alle esigenze di occupazione e di difficoltà in cui versano le aziende, è arrivata, per conto del Premier Renzi, risposta da parte del Coordinatore Area Lavoro del Partito Democratico , Avv. Lucio Cafarelli, con il quale è seguita stamane una lunga e proficua conversazione per l’approfondimento di alcuni punti ritenuti di rilevante interesse. L’imprenditore Urbani, lanciava nella sua lettera cinque proposte da poter attuare attraverso una sinergia per far ripartire il nostro territorio fortemente colpito dalla crisi, segue in punti la sintesi:

1. impegno forte e concreto contro l’evasione fiscale, affinché gli importi rientrati nella loro naturale destinazione, potessero essere reinvestiti per l’abbattimento del costo del lavoro, in modo che le imprese italiane potessero recuperare competitività nei mercati mondiali.

2. Impegno concreto per la modifica delle leggi che regolano attualmente i Concordati con prosecuzione di attività, uno strumento che doveva tamponare situazioni di particolare emergenza e trasformato invece in un uso smodato dello stesso, che oggi, si è tramutato in concorrenza sleale.

3. Autofinanziamento, rapido, per investimenti da parte delle aziende in Ricerca e Innovazione, compensabili nell’anno di competenza.

4. Detassazione della quota parte di stipendio erogato oltre la parte contrattuale, ovvero un’azienda potrebbe concedere ai propri dipendenti aumenti o compensi che, secondo Urbani, dovrebbero essere percepiti liberi dalle imposte, sia per il lavoratore che per l’impresa, sul presupposto che entrambi hanno già assolto il loro dovere fiscale nei confronti dello Stato.

5. Diverso utilizzo della Cassa Integrazione: un’azienda che decida di assumere un dipendente già in Cassa Integrazione concorda con dipendente e Stato la seguente modalità retributiva: il dipendente percepirà dall’azienda lo stesso importo che percepisce tramite la Cassa Integrazione (es. 750 Euro); conseguentemente lo Stato risparmia i 750 Euro che erogava al cassaintegrato, quindi divide questo risparmio a metà: 375 Euro li risparmia e 375 Euro li integra al lavoratore in aggiunta ai 750 Euro che percepisce dall’impresa. Con il risultato che il lavoratore percepisce uno stipendio pieno, lo Stato risparmia il 50% del costo della Cassa Integrazione e l’azienda avrà nel suo organico un lavoratore il cui costo è ridotto del 25%, così che potrà ridurre i costi di produzione, aumentando, quindi , la competitività nei mercati mondiali.

Dopo una lunga conversazione telefonica, il portavoce renziano Avv. Lucio Caffarelli (Coordinatore Area Lavoro) ha con entusiasmo colto le opportunità di uno scambio prolifico di opinioni. “E’ difatto, – dichiara Urbani – la vittoria della politica giusta, che parte dal territorio per portare all’attenzione del Governo, idee, opportunità ed innovazioni che possono contribuire, seguendo il modello dell’ascolto a cambiare la nostra Città, il nostro Paese”. Sono pronto – dichiara Urbani – ad eseguire il consiglio di “abusare” di questa disponibilità all’ascolto, proposto dal coordinatore area lavoro, a tal fine invierò all’attenzione del Governo il progetto Fabriano Fabbrica Etica, maturato dentro Confindustria per utilizzare i fondi dell’accordo di programma e rilanciare lavoro ed occupazione sul nostro territorio.”