ARCIONI: “RIFIUTI, ARRIVA MULTISERVIZI, COME VOLEVASI DIMOSTRARE”
Come sa chiunque abbia mai letto una fiaba, spezzare un incantesimo è difficile, soprattutto quando ne siamo stati stregati per molto tempo. Ed è ancora più difficile se l’inizio della storia non è stato affatto fiabesco. Si perché mentre i Fabrianesi sono anestetizzati da Fiction, Palio e Unesco alle nostre spalle i soliti noti preparano il solito pacco estivo, si perché le porcate si sa, in Italia vengono presentate sempre in estate con i sudditi distratti. Infatti nel silenzio di tutti e soprattutto della nostra Giunta, il Direttore Generale di Multiservizi Patrizio Ciotti, in un intervista sul Resto del Carlino, annuncia che dal 2014 l’acqua sarà più cara e precisamente che è previsto un ritocco del 6%, ma si sa le disgrazie non vengono mai sole e sul Messaggero di mercoledì 18 giugno us ancora un annuncio, “Addio Anconambiente nasce la multiutility, sarà assorbita da Multiservizi, atti entro l’estate”. Si legge, sempre nello stesso articolo, che la mossa è stata anticipata dal segretario regionale PD Comi ma che l’uomo chiave dell’operazione è sempre lui, Patrizio Ciotti dg di Multiservizi nominato anche amministratore delegato di Anconambiente che sta portando a compimento quello che in consiglio comunale a Fabriano noi abbiamo sempre osteggiato, la creazione di un baraccone unico, prima provinciale e poi regionale da svendere prima o poi al miglior offerente e allora addio ai nostri beni comuni, acqua, rifiuti, energia e soprattutto addio acqua, quell’acqua che i bacini idrici del nostro territorio comunale conferiscono a tutta la provincia con nessun tipo di ritorno ed una partecipazione da fame al consorzio stesso. Guardate questo video qui linkato e sentirete cosa dicevo in Consiglio Comunale già il 4 ottobre 2012!!! http://www.youtube.com/watch?v=r4PO40A8A3c.
Sta brutto dire “Noi l’avevamo detto!”? Magari suona meglio un “Come volevasi dimostrare”? L’operazione di creare una multiutility è solo legata ad espropriare i Comuni della loro autonomia decisionale per ridurli a cani asserviti alla politica dei partiti, a proposito lei Comi è segretario del PD?, allora continui a far quello o il suo ruolo è anche quello di gestire un “comitato d’affari”?, lo sappiamo che le partecipate sono un piatto ghiotto per voi partiti, peccato che quel piatto non è vostro ma delle comunità di cittadini!!! Ci corre l’obbligo tra l’altro di ricordare anche l’operazione, sempre della premiata ditta Avenali & Ciotti di Multiservizi, che ha visto la nascita di EDMA la società di gas ed energia del medio adriatico, operazione anche questa che avevamo osteggiato in commissione e in consiglio comunale poiché pendeva su ESSTRA, il partner toscano dell’accordo, una denuncia all’Antitrust che si è trasformata in condanna, come riportato da organi di stampa per abuso di posizione dominante, a pagare una multa di 276.132 euro per avere prima ostacolato e poi ritardato lo svolgimento della gara per il riaffidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nel Comune di Prato.
E’ ancora di pochi giorni fa che La Procura di Prato ha chiesto il rinvio a giudizio per i vertici di Estra, Consiag ed Estra Reti, nell’inchiesta per turbativa d’asta e abuso di posizione dominante legata alla gara del gas indetta dal Comune di Prato nel 2010. Cinque le persone per le quali è stato chiesto di andare a processo: Paolo Abati, attuale direttore generale di Estra, Luciano Baggiani, amministratore unico di Consiag, Paolo Quercioli, rappresentante legale di EstraReti e altri due dirigenti del gruppo. Nonostante le nostre segnalazioni e la richiesta di posticipare la votazione su questo accordo, proprio per queste grave evidenze, il Sindaco Giancarlo Sagramola e la sua maggioranza pensò bene di votare l’adesione all’accordo in un Consiglio Comunale con l’opposizione uscita dall’aula per protesta contro la TARES. Vedremo ora come gestirà la cosa il nostro primo cittadino dal momento che si era impegnato a ritornare sull’adesione all’accordo qualora i fatti da noi denunciati e sopra descritti fossero stati confermati. Tornando all’annuncio della Multiservizi che assorbirà Anconambiente credo che questo sia l’ultimo atto prima della fine, il pacco è tratto e rischiamo seriamente di perdere definitivamente la podestà sui nostri beni comuni, la multiutility che verrà si indebolirà sempre di più e sarà piatto ghiotto per i privati già alle porte. Anconambiente è un baraccone insopportabile che, con la scusa che secondo loro il contratto con il Comune di Fabriano non è remunerativo ed anzi in perdita, ha trattato la nostra comunità come un paese del terzo mondo spalleggiato sempre da un’amministrazione assente e incompetente nella gestione rifiuti che ha sempre creduto che il sistema porta a porta sia un sistema costoso non cogliendone mai, perché incapaci, il vero spirito e missione di questa tipologia di gestione dei rifiuti, che porta, se gestita da persone e organizzazioni capaci, alla tariffazione puntuale, la cui applicazione mira a far pagare ai cittadini solo i rifiuti conferiti premiando i comportamenti virtuosi, con notevoli vantaggi come:
1. la riduzione della produzione totale dei rifiuti,
2. La riduzione dei quantitativi avviati allo smaltimento,
3. Il raggiungimento di un’elevata e certa percentuale di raccolta differenziata,
4. L’adozione di un sistema efficiente, economico ed efficace,
5. L’applicazione di un sistema di tassazione/tariffazione puntuale che premia i comportamenti virtuosi,
6. L’aumento della qualità del rifiuto differenziato raccolto,
7. La riduzione del costo complessivo del servizio,
8. L’aumento dell’occupazione lavorativa.
Abbiamo invece un Centro Ambiente vergognoso con condizioni igienico strutturali da denuncia, il rifiuto organico viene scaricato a terra, cosa assolutamente vietata per pericolo batterico e inquinamento del suolo; la maggior parte degli automezzi sono non rispondenti a criteri di sicurezza adeguati avendo il freno a mano meccanico in luogo di quello pneumatico; c’è un abuso di lavoro straordinario che a Fabriano diventa ordinario, basti pensare che nel 2013 ad Ancona con 120 dipendenti sono state effettuate circa 3.670 ore di straordinario, mentre a Fabriano circa 5.000 con 15 dipendenti, qualcuno spieghi ai dirigenti Anconambiente che per straordinario si intende: il prolungamento del proprio orario di lavoro per eventi “straordinari”.
Solo per questi pochi ma sostanziali motivi il contratto che lega il Comune di Fabriano con Anconambiente andrebbe rescisso per inadempienze non rispettando diversi articoli dello stesso come l’Art.8 OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ DEL GESTORE e l’Art.9 MEZZI E ATTREZZATURE.
Fra l’altro da pacco a contropacco sembra che vogliano rifilare al Comune di Fabriano i famosi IGENIO, isole ecologiche scarrabili da circa 30.000,00 cad. che ad Ancona sono diventati delle discariche a cielo aperto, abbiamo informazioni sbagliate? Sindaco Sagramola e Assessore Alianello possono confermare o meno?
Alla luce di quanto tutto sopra descritto è chiaro che, come più volte da noi richiesto e auspicato sia nelle Commissioni che in Consiglio Comunale, se vogliamo salvarci dobbiamo affrancarci da questi baracconi succhia soldi della nostra collettività che trattano i cittadini come bancomat e valuteremo tutti i percorsi possibili per riconquistare uno spazio d’intervento più prossimo alle nostre comunità, pensiamo ad una FABRIANO SERVIZI, una società a totale capitale Comune di Fabriano, da considerarsi come un braccio operativo dell’Amministrazione e sulla quale esercitare il medesimo controllo che viene esercitato su un proprio ufficio o servizio interno, per gestire i nostri beni comuni, acqua, rifiuti ed energia, una società che si faccia capofila di altri comuni dell’area montana perché è impensabile condividere risorse su un territorio esteso come quello provinciale e tanto meno, come sicuramente succederà, come quello regionale.
La FABRIANO SERVIZI sarà una nuova società con precisi connotati di carattere etico, senza un Consiglio di Amministrazione strapagato come avviene ora per le partecipate, ma con un Amministratore Unico con un compenso lordo molto contenuto (12.000,00 €/anno), i dipendenti della società saranno comandati tra il personale del Comune, contenendo i relativi costi e i nuovi assunti saranno scelti tra operatori di eccellenza del settore. Queste scelte, come avvenuto già in altre realtà, unite alle capacità gestionali e professionali del personale, faranno in modo che la società diventerà in brevissimo tempo un modello di gestione, con costi generali molto bassi e risultati raggiunti eccellenti. Mentre in Veneto sono possibili gestioni del servizio a livello comunale, nelle Marche la gestione viene fatta a livello di ambito territoriale, che da noi è rappresentato dalla provincia. In particolare, con il piano provinciale di gestione rifiuti vigente si è promosso un principio di “solidarietà” inter-comunale per il quale tutti i comuni contribuiscono in “egual misura” agli obiettivi ed ai costi del sistema provinciale. In tale sistema i comuni volutamente sono espropriati ancora di più della loro autonomia decisionale e noi non ci stiamo convinti come siamo di poter dimostrare che le nostre comunità saranno capaci di ridurre totalmente la dipendenza dai modelli sciagurati imposti da Provincia e Regione e per questo auspico vivamente il sostegno e la partecipazione di altre amministrazioni del territorio, in quanto un unione dei comuni della nostra Area Montana potrebbe in tal senso rappresentare il soggetto più indicato per svolgere questo compito, insomma si salvi chi può e soprattutto chi vuole!!! Noi ci siamo.
Joselito Arcioni
Movimento 5 Stelle