COVID-19: DUE DECESSI TRA GLI OSPITI DI SANTA CATERINA

di Marco Antonini

Fabriano – Prosegue il trend in ascesa del numero di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: nelle ultime 24ore sono saliti da 369 a 384 (+15). In particolare ci sono otto degenti in più in Terapia intensiva (da 42 a 50), due in più in Semintensiva (da 96 a 98) e cinque in più in reparti non intensivi (da 231 a 236). Il Servizio Sanità della Regione comunica che nell’ultima giornata il numero di positivi isolati in casa è schizzato da 6.354 a 6.658 (+304); cala quello degli isolati per contatto con contagiati (da 11.359 a 10.939; 1.328 con sintomi, 443 operatori sanitari). La somma tra ricoverati e isolamenti ha superato 7mila (7.042). Mentre gli ospiti di Rsa diminuiscono da 105 a 99. I degenti in Intensiva sono ad Ancona (19), San Benedetto del Tronto e Marche Nord (11 ciascuna), Jesi e Covid Hospital Civitanova (entrambe 4) e Fermo (1). Per la semintensiva sugli scudi Marche Nord (29), Ancona (20), Fermo (12), San Benedetto e Covid Hospital Civitanova (10 ciascuna); sub intensiva anche a Jesi, (8), Ascoli Piceno (6) e Senigallia (3).

Qui Fabriano 

Due ospiti della residenza protetta di Santa Caterina di Fabriano (Azienda pubblica di Servizio alla Persona Vittorio Emanuele II) sono deceduti oggi, 2 novembre, negli ospedali in cui erano ricoverati. Sono decessi con Covid, di persone che soffrivano da tempo di serie patologie pregresse. Si tratta di una signora di 89 anni ricoverata all’ospedale Profili e di una signora di 91 anni che era ricoverata all’ospedale di Senigallia. “Il loro quadro clinico – conferma il presidente dell’Asp, Giampaolo Ballelli – era compromesso da alcune settimane. Siamo molto dispiaciuti”. Il totale delle persone decedute dall’inizio della pandemia, a Fabriano, sono 10. Complessivamente i positivi nella residenza protetta sono 52 su 55 tra gli utenti, oltre 30 tra il personale. Per quanto riguarda i servizi essenziali agli utenti entro domani arriveranno 8 nuovi Oss che affiancheranno gli infermieri e i medici dell’Usca.