SOLIDARIETA’ SENZA CONFINI PER IL PROFILI, ARRIVANO CARICHI DAL MACERATESE

di Marco Antonini

Fabriano – Solidarietà senza confini geografici. Da Matelica arrivano 700 camici da protezione per rischio biologico da usare area di degenza da parte dell’azienda Giorgio Armani, da Esanatoglia 500 maschere FFP2 acquistate tramite donazioni di privati e piccole aziende locali grazie all’iniziativa benefica di “Lulù e il paese del sorriso” con la partecipazione del Comune di Esanatoglia e del suo sindaco, Luigi Bartocci. L’ultimo carico sono contenitori di gel idroalcolico per l’igiene delle mani donati dalla Fidea di Matelica della famiglia Canil. Anche da Maceratese, quindi, hanno a cuore l’ospedale Profili di Fabriano, punto di riferimento di tutto l’entroterra, facendo arrivare un triplo carico: camici (per infermieri, operatori socio-sanitari e personale ausiliario), gel disinfettante e mascherine. Sette scatoloni sono stati consegnati dai volontari della protezione civile coinvolti da Lulù in una catena di solidarietà. Il primario di Medicina, Maicol Onesta, (foto) ringrazia i benefattori e rilancia il ruolo dell’ospedale Covid negativo che sta svolgendo un ruolo importante per quanto riguarda i percorsi della patologia in area medica. E le donazioni che arrivano da più parti lo confermano.

“L’emergenza – dichiara il primario – ha costretto a ripensare completamente l’organizzazione dei reparti. L’ospedale è stato individuato come presidio “no Covid”, per garantire le cure mediche, comprese quelle dialitiche e gli interventi chirurgici indifferibili di tutta l’Area Vasta 2”. La macchina sanitaria si è messa in modo già a febbraio. A marzo era completamente a regime. “Abbiamo allestito posti letto specifici per la gestione dei pazienti Covid sospetti, in attesa di diagnosi, e garantito, al tempo stesso, la sicurezza sia dei pazienti ricoverati, sia degli operatori per alzare il livello di barriera al virus e di sicurezza dei lavoratori, riducendo al minimo il rischio di contaminazione e diffusione del Covid-19 nel caso in cui il tampone avesse dato falso esito negativo in prima battuta”. Particolarmente importante, in questo periodo, il lavoro del reparto di Medicina dove ci sono posti letto dedicati a pazienti della Nefrologia-Emodialisi che necessitano di ricovero provenienti spesso dal vicino territorio della provincia maceratese. “Proprio questi malati già fragili – ribadisce Onesta – sono sottoposti a rischio clinico molto maggiore qualora venissero colpiti da Covid”. La mission è quella di garantire sicurezza elevata nelle cure ai pazienti e la sicurezza dell’ambiente di lavoro agli operatori. “Il tutto – conclude – grazie a un ottimo lavoro di squadra coordinato dalle Caposala e condotto oggi come non mai in “prima linea” da infermieri, operatori socio-sanitari e personale ausiliario a cui servono quotidianamente decine e decine di dispositivi di protezione individuale”. Senza bisogno di bussare tanti hanno mostrato riconoscenza al Profili e mandato carichi di materiale prezioso. Rientra, in questa ottica, il grazie al gruppo Armani di Matelica che ha convertito parte della propria linea produttiva in alcuni siti alla produzione di camici monouso e che ha donato al Profili 700 camici indispensabili per aumentare la sicurezza, il gel idroalcolico donato dalla Fidea e le mascherine dell’associazione “Lulù e il paese del sorriso”.

Anestesia e Rianimazione

Si lavora a pieno ritmo all’ospedale “no covid” Profili di Fabriano. Solo nell’ultimo mese sono stati fatti 200 interventi chirurgici urgenti, classe A (entro 30 giorni). Non conosce sosta l’attività del reparto di Anestesia-Rianimazione-Analgesia diretto dal dottor Paolo Bellucci.  “Le Marche – dichiara – sono state la prima regione del Centro ad essere coinvolta nell’epidemia coronavirus e ciò per diffusione diretta nel Pesarese del focolaio romagnolo. Marche Nord si è quindi trovata di fronte ad una vera esplosione e ciò ha determinato la necessità di trasferimenti nei presidi più prossimi”. La tempestività e l’efficacia delle manovre delle direzioni Asur e Av2 per il contenimento della pandemia, sono state guidate dal criterio della differenziazione delle mission dei vari ospedali. “Senigallia e Jesi – dice Bellucci – hanno investito buona parte delle risorse assistenziali nella gestione del flusso dei pazienti covid positivi che necessitavano e che tutt’ora, anche se in maniera ridotta, necessitano, di assistenza. Fabriano, da subito, è stato individuato quale ospedale No-Covid. Ciò ha richiesto un’attenzione ancora più alta. Sono stati costituiti più livelli di filtro, dal pretriage al Pronto soccorso, all’individuazione di posti letto isolati al Murg e in covideria, sino alla realizzazione di isolamento funzionale in una sezione della Medicina dei pazienti Covid negativi, ma comunque con sintomatologia respiratoria successiva”. Adesso si guarda al futuro. La pandemia appare oggi sotto controllo, soprattutto in termini di capacità di risposta del nostro servizio sanitario e si andrà verso la normalizzazione dei regimi di attività anche negli altri presidi di AV2. “Questo – specifica Bellucci – richiederà verosimilmente ancora dei mesi. Per tali ragioni abbiamo riorganizzato le procedure chirurgiche sia attraverso il raddoppio dei posti letto dedicati, sia duplicando anche gli spazi filtro e di terapia intensiva e ciò grazie anche al prezioso contributo delle donazioni pervenute dalla comunità, dalla Fondazioni Carifac e dall’ingegner Francesco Merloni. Possiamo dire – conclude – che abbiamo disegnato il nuovo modello di sanità del Profili che, come declinato dalla Direzione Generale, è e dovrà sempre più diventare un polo chirurgico di eccellenza in Area Vasta”.