ISTOCARTA E LA RICERCA A FABRIANO – Gigliola Marinelli intervista Livia Faggioni

Abbiamo incontrato la dottoressa Livia Faggioni, giovane coordinatrice e membro del Cda della Fondazione Fedrigoni, laureata in Conservazione dei beni culturali, per conoscere le iniziative di  Istocarta  e le attività del 2015 che ha deciso di concentrarsi sulla ricerca. Quanti eventi sono stati promossi ad oggi da Istocarta?

La Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (ISTOCARTA), dalla sua costituzione (8 marzo 2011) – voluta fortemente dalla Cartiera Fedrigoni Spa, e dal suo Presidente Alessandro Fedrigoni, che ha deciso di offrire un ampio sostegno alla cultura, alla ricerca scientifica e tecnica, alla tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico, librario, scientifico, tecnologico e archeologico industriale ereditato dalle storiche Cartiere Miliani Fabriano – ad oggi, ha contribuito alla diffusione della storia della carta e delle connesse discipline, promuovendo, come da Statuto Sociale, seminari, convegni e pubblicando i risultati delle ricerche che hanno coinvolto studiosi e ricercatori di fama nazionale ed internazionale, preservando la continuazione della “Collana di Storia della Carta” diretta da Giancarlo Castagnari (Vicepresidente di ISTOCARTA), attività editoriale promossa nel 1986 dalla Pia Università dei Cartai, che, arrivata al suo decimo volume, prosegue con una nuova serie edita dalla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA.Numerosi, fin qui, sono stati gli eventi promossi da ISTOCARTA che hanno contribuito alla conoscenza e alla diffusione di questa Istituzione in Italia ed all’estero, basta ricordarne alcuni come il Premio Nazionale Biennale, rivolto ai neo-laureati magistrali italiani, arrivato alla sua 2a edizione (prossima edizione prevista nel 2016); la partecipazione con un evento al XXXII Congresso dell’International Paper Historians (IPH); le collaborazioni intrattenute sul piano storico-tecnico-scientifico con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano (MUST) per il progetto Area Carta, e con l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per la realizzazione della mostra FABRIANO, MAITRE PAPETIER DEPUIS 750 ANS ARTISTES, TECHNOLOGIES ET HISTOIRES EXTRAORDINAIRES in occasione delle celebrazioni dei 750 anni di storia della carta a Fabriano; il 50° anniversario dal riconoscimento “di notevole interesse storico” dell’Archivio d’Impresa delle Cartiere Miliani Fabriano (20 luglio 1964), con l’organizzazione del seminario L’Archivio d’Impresa delle Cartiere Miliani: una fonte per la storia della carta; l’iniziativa L’archivio Storico delle Cartiere Miliani Fabriano. La storia di una dinastia nell’Universo Carta inserita nella XIII edizione della Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Confindustria e MUSEIMPRESA, che ha visto, con grande successo e numero di presenze, l’apertura straordinaria al pubblico dell’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano; la partecipazione all’evento internazionale #invasionidigitali con L’invasione dell’Universo Carta. Dalla storia alla tecnica; la collaborazione alla convention Internazionale Fabriano InAcquarello dedicata alla tecnica dell’acquarello su carta, ed alla mostra promossa dalla Cartiera FABRIANO per “Artigianato e Palazzo” a Firenze, ecc. (per maggiori informazioni consultare il sito www.istocarta.it o le pagine Facebook e Google+).

Istocarta ha anche promosso studi e ricerche di storia della carta coinvolgendo anche studiosi in ambito cartaio  di fama internazionale. Può illustrare le principali attività svolte?

Nel 2012 ad un anno dalla sua costituzione la Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA ha sostenuto la realizzazione dell’opera collettanea LE CARTARE DI FABRIANO. Società Donne Lavoro nei tempi della città della carta, con la collaborazione di studiosi, ricercatori, storici e docenti fabrianesi che, con adeguati studi e ricerche, hanno ricostruito l’operato della componente femminile di una maestranza che ha contribuito a rendere famosa la carta “Fabriano” in tutto il mondo. L’opera è stata poi, nel giugno 2013, presentata a Fabriano in un Oratorio della Carità colmo di persone. Conclusa questa esperienza positiva, ISTOCARTA, in sinergia con la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino (UNICAM), ha costituito un nuovo gruppo di ricerca con  studiosi provenienti da tutta Italia e dall’estero che si sono particolarmente distinti negli studi di storia della carta, promuovendo il Convegno Alle origini della carta occidentale: tecniche, produzioni, mercati (secoli XIII-XV), tenutosi a Camerino nel settembre 2013. Un anno dopo (settembre 2014), ISTOCARTA  ha voluto pubblicarne gli atti, presentati dal prof. Renato Covino (già Presidente dell’Associazione Italiana del Patrimonio Archeologico Industriale AIPAI), in occasione del XXXII Congresso dell’International Paper Historians (IPH) – Congresso Internazionale che ha riunito storici della carta provenienti da tutto il mondo – nella suggestiva Sala della Muta del Palazzo Ducale di Camerino (MC). In questa occasione internazionale, ISTOCARTA ha invitato, inoltre, Sylvia Rodgers Albro, Senior Paper Conservator della Library of Congress di Washington (che ha concesso il Patrocinio), a presentare una sua monografia dedicata a Fabriano (edita dalla Library of Congress), attualmente in corso di stampa, Fabriano: City of Papermaking in Medieval and Renaissance Italy, risultato di varie ricerche svolte dalla stessa autrice,  in Italia, in particolare su documenti storici conservati negli archivi, musei, monasteri e biblioteche di Fabriano e dintorni e nell’Archivio d’Impresa delle Cartiere Miliani e su  fonti originali della Library of Congress.Altrettanto importanti sono le attività di ricerca che ISTOCARTA ha rivolto al patrimonio scientifico e tecnologico delle Cartiere (n. 1.200 tele per la produzione della  carta a macchina in tondo, n. 3.000 punzoni, ecc.), in particolare alle n. 2.300 forme per la produzione della carta a mano, capolavori dell’artigianalità fabrianese che riproducono ritratti di personaggi della storia nazionale ed internazionale (Francesco Giuseppe I, Elena di Savoia, la Regina Elisabetta d’Inghilterra, ecc.). Da due anni ISTOCARTA è impegnata, con l’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione ICCD di Roma (Istituto che ha il compito di gestire il catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico e etnoantropologico nazionale) e la Soprintendenza per i Beni Storici Artisti ed Etnoantorpologici delle Marche, sul “progetto forme” , per mettere a punto una scheda di catalogazione con riferimenti specifici di tecnologia cartaria, finora inesistenti, al fine di standardizzare la catalogazione del patrimonio cartaio nazionale. ISTOCARTA oggi, grazie alla collaborazione dell’ICCD e della Soprintendenza, ha ottenuto l’aggiornamento delle schede PST (Patrimonio Scientifico e Tecnologico), presto disponibili on-line in sperimentazione. La catalogazione delle forme è tutt’ora in corso di svolgimento. A questo si aggiungono le ricerche riguardanti le forme in senso storico. Infatti a seguito del “progetto forme” è nato un particolare interesse verso questo strumento tanto indispensabile alla fabbricazione di carta a mano, quanto sconosciuto.

Studiosi e ricercatori (italiani e stranieri) si sono cimentati nel ricostruire la storia e l’evoluzione della forma nelle aree geo-storiche di antichi insediamenti cartari, con particolare attenzione a Fabriano. I risultati delle ricerche saranno pubblicati in un’opera collettanea, unica nel suo genere, alla quale collaborano anche l’ICCD e la Soprintendenza, con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il patrimonio “scientifico-tecnologico” ereditato dalle storiche Cartiere Miliani Fabriano.

Il patrimonio scientifico-tecnologico ereditato dalle storiche Cartiere Miliani deve essere divulgato e valorizzato. Quali iniziative avete posto in essere per raggiungere questo nobile obiettivo?

Il “patrimonio scientifico e tecnologico” – così definito dall’ICCD  e dalla Soprintendenza – fatto di forme, tele, punzoni, rulli ballerini, ecc. era, fino a non molto tempo fa (due anni circa), un patrimonio rilegato alla produzione, a disposizione esclusivamente del Reparto Filigrane della Cartiera FABRIANO. ISTOCARTA constatandone il valore storico-tecnico-scientifico, si è adoperata, in primo luogo, per garantirne la buona conservazione. I beni storici cartai (BSC), poi, sono stati preventivamente ripuliti e fotografati uno ad uno, prima di procedere alla catalogazione (per ora rivolta alle forme). L’intenzione, in questa fase, è quella di renderli fruibili – una volta completata la catalogazione – attraverso il sito web di ISTOCARTA (www.istocarta.it) che dovrebbe ospitare un catalogo fotografico digitale consultabile on-line.  Allo stesso modo il “patrimonio archivistico” è divulgato attraverso il web. L’inventario dell’Archivio delle Cartiere Miliani, infatti – primo archivio d’impresa di “notevole interesse storico” riconosciuto in Italia, dai competenti organi ministeriali (il 20/07/1964) – è consultabile on-line e quindi a disposizione dei ricercatori. ISTOCARTA ha accolto molto positivamente il progetto presentato dalla Soprintendenza Archivistica: SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche), che prevedeva il censimento degli archivi pubblici e privati a livello nazionale. Importante è stata la stretta collaborazione con la Soprintendenza Archivistica delle Marche, che ha seguito le fasi di censimento dell’Archivio e degli inventari presenti, rendendoli, poi, disponibili nel portale SIUSA. Di conseguenza, grazie al rapporto istaurato con la Direzione Generale degli Archivi di Roma, l’Archivio delle Cartiere Miliani è presente sul web, anche nel Sistema Archivistico Nazionale (SAN) ed, in particolare, nella area dedicata agli Archivi d’Impresa.ISTOCARTA è molto sensibile alla diffusione della cultura digitale, all’utilizzo del web e dei social media, un modo per coinvolgere nuovi soggetti, abbattere ogni tipo di barriere, e favorire ulteriormente la creazione, la condivisione, la diffusione e la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico.

Parliamo della convenzione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Politecnica delle Marche, in cosa consiste?

ISTOCARTA, vista la mole del patrimonio archivistico delle Cartiere Miliani Fabriano datato dal 1782 (anno di fondazione delle Cartiere) ancora inesplorato, ha deciso di stipulare una convenzione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona e di cofinanziare un “assegno di ricerca”, ospitando, per un anno, una giovane ricercatrice per lo sviluppo di uno studio dal titolo “L’espansione dei contatti commerciali delle Cartiere Miliani dalla loro fondazione (1782)”, attraverso l’analisi dei preziosi “copia lettere” (registri in cui venivano copiate tutte le lettere in uscita dalle Cartiere) datati dal 1783, conservati nell’Archivio d’Impresa delle Cartiere Miliani. A poco più di due mesi dall’inizio delle ricerche, sono già moltissime le notizie inedite emerse: Pietro Miliani e la sua passione per la caccia, i contatti di Pietro con Canova, Rosaspina, Bodoni, Monaldo Leopardi, ecc. e il “salame di Fabriano” che Pietro amava donare ai suoi clienti più affezionati.

Riguardo altri progetti della Fondazione Fedrigoni ed Istocarta può darci qualche anticipazione?

In riferimento alla sua domanda, colgo l’occasione per chiarire un’incomprensione comune. La Fondazione G. Fedrigoni è ISTOCARTA.Sono una cosa sola.La Fondazione G. Fedrigoni è la figura giuridica (una fondazione, appunto),ed ISTOCARTA (acronimo di Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie)è la sua denominazione (nome). Il 2015 di ISTOCARTA è rivolto principalmente alla ricerca, negli ambiti che ho appena illustrato, ma non  mancherà di partecipare (nel mese di novembre 2015) alla XIV Settimana della Cultura d’Impresa – evento nazionale che coinvolge Musei ed Archivi d’Impresa – con l’organizzazione di un evento pubblico al fine di favorire la diffusione e la valorizzazione della cultura d’impresa cartaria.Inoltre, ha dato la sua adesione al convegno per i 550 anni della nascita della stampa italiana a Subiaco, promosso dalla Biblioteca Mon.to Naz.le S. Scolastica di Subiaco ed il comitato scientifico “Subiaco culla della stampa”.

Gigliola Marinelli