Cartiere Fedrigoni, i sindacati chiedono ulteriori sforzi all’azienda
Fabriano – Sul caso delle Cartiere del Gruppo Fedrigoni i sindacati chiedono ulteriori sforzi all’azienda per arrivare a soluzioni di occupazione stabili e non temporanee. I segretari territoriali Carlo Cimmino (Slc-Cgil), Alessandro Gay (Fistel-Cisl), Valerio Monti (Uilcom-Uil) e Paolo Pierantoni (Ugl-Chimici), fanno il punto dopo l’incontro dei giorni scorsi convocato dall’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi. Ad oggi, dopo tre mesi dalla firma, come ha presentato l’azienda, i numeri dicono: da 173 lavoratori coinvolti, si è passati a 166 a seguito di 7 dimissioni. Di questi 166, a fine dicembre ne sono stati ricollocati 82, a gennaio 30 e a febbraio 17. Di tutti questi lavoratori la maggior parte è stata ricollocata stabilmente e in maniera permanente sul territorio; circa 50 sono collocati spostandosi in maniera temporanea sul territorio. Restano 30 unità in cassa integrazione e sei in congedo permanente o congedo. Per la Fedrigoni si tratta di un lavoro che ancora non è compiuto, ma che consente di guardare con un filo di ottimismo alla situazione attuale grazie al lavoro che è stato fatto. Spiegano i sindacati: “Pur riconoscendo gli sforzi compiuti, abbiamo evidenziato le criticità ancora presenti nel percorso di ricollocazione, sottolineando la necessità di mantenere alta l’attenzione affinché vengano rispettati tutti gli impegni assunti. È essenziale garantire soluzioni occupazionali stabili e non precarie per tutti i lavoratori coinvolti. Riteniamo fondamentale proseguire il confronto con l’azienda e con le istituzioni per monitorare costantemente l’andamento dell’accordo e assicurare che nessun lavoratore venga lasciato indietro”.
m.a.