Una piazza in Brasile per ricordare gli avi di Sassoferrato
Sassoferrato – Il legame tra luogo di partenza e luogo di destinazione nell’emigrazione italiana. L’importanza del legame con la propria terra. Ci sono legami radicati dentro noi e ce li portiamo ovunque e in qualsiasi cosa facciamo nel corso della nostra esistenza. Uno dei legami più forti è quello con la propria terra d’origine, sentimenti forti che si tramandano di generazione in generazione. E’ sicuramente il caso dell’architetta brasiliana Giulia Morbidelli de Camargo, bisnipote di João Morbidelli, figlio di Antônio Morbidelli originario di Sassoferrato. Fu Antônio Morbidelli, insieme a sua madre Lucia Morbidelli e a sua sorella Maria Morbidelli, a partire da Sassoferrato con destinazione il Brasile insieme a Domingos Morbidelli (cognato di Lucia) e quattro dei suoi sei figli: Alexandre, Luiz, Palmira e Adele.
Proprio Giulia ha voluto contattare il Sindaco di Sassoferrato e l’Amministrazione sentinate, per riaccendere quel profondo legame che la sua famiglia ha portato nel cuore e nelle azioni. Progetto, foto e documenti illustrano con dovizia di particolari l’ importante evento: l’inaugurazione di una Piazza Pubblica con un monumento in onore della Famiglia Morbidelli, progettato dall’architetto Giulia Morbidelli e realizzato dal Comune di Extrema come a suggellare il rapporto tra il Brasile e l’Italia, e le città di Extrema – Minas Gerais e Sassoferrato.
Il Sindaco del Comune di Sassoferrato, Ing. Maurizio Greci, ha espresso ed inviato i più sentiti ringraziamenti da parte dell’intera comunità. “Un grazie particolare – afferma Greci – per averci reso partecipi di un evento molto lusinghiero ed importante per la famiglia Morbidelli e di conseguenza per la nostra cittadina, paese d’origine degli illustri antenati. Un legame tra Sassoferrato e la città di Extrema che prende forma in un’opera tangibile ed estremamente rappresentativa di una storia di immigrazione che ha coinvolto molti nostri avi in un momento di grande crisi per i nostri territori. Una storia particolarmente importante perchè ci testimonia come dopo le difficoltà e la tristezza del momento di abbandono della propria terra si sia maturato un riscatto nell’integrazione e nella realizzazione di un futuro familiare che nel tempo ha contribuito e continua a contribuire per la crescita della città attuale, come ci ha spiegato l’architetto Giulia Morbidelli”
L’architetta brasiliana Giulia Morbidelli de Camargo, presenta il suo progetto
“Un traguardo è stato raggiunto tra il Brasile e l’Italia, e tra le città di Extrema (Brasile) e Sassoferrato (Italia): l’inaugurazione della Piazza Pubblica João Morbidelli, in omaggio alla Famiglia Morbidelli. Il progetto architettonico è stato ideato e sviluppato da me, e incorpora elementi dell’architettura italiana, celebrando l’eredità culturale e storica della famiglia italiana. La famiglia Morbidelli emigrò dall’Italia al Brasile nel 1901 e, nelle terre dove mise radici, fondò uno dei quartieri più tradizionali della città di Extrema, nello stato di Minas Gerais – Brasile, il Quartiere Morbidelli. Come riconoscimento alla famiglia che ha contribuito e continua a contribuire allo sviluppo della città, il Comune di Extrema ha realizzato questo progetto architettonico nel quartiere, consolidando uno spazio che recupera la memoria locale e rende eterna la storia della famiglia. Il concetto del progetto – come spiega Giulia Morbidelli – si basa sull’architettura classica romana, attraverso la composizione di un imponente muro ornato con tre archi a tutto sesto, richiamando la grandiosità delle costruzioni romane. Questi archi creano anche una cornice per un’opera d’arte in acciaio corten, progettata per raccontare brevemente la storia della Famiglia Morbidelli, da Sassoferrato fino allo sviluppo del quartiere a Extrema. L’opera evidenzia inoltre i nomi dei primi membri della famiglia che partirono dall’Italia per il Brasile: Domingos Morbidelli, accompagnato da quattro dei suoi sei figli avuti con la defunta Doralice Broganelli (Alexandre, Luiz, Palmira e Adele), e sua cognata Lucia Morbidelli, accompagnata dai suoi due figli avuti con il defunto Gabriel Morbidelli (Antonio e Maria). L’opera d’arte è stata inoltre progettata con il disegno dei Paesi Brasile e Italia, collegati da una nave, rendendo l’installazione ancora più magnifica e trasformandola nel “Monumento Famiglia Morbidelli”.
La scelta dei materiali è stata essenziale per rafforzare la connessione culturale. L’uso dell’acciaio corten nel monumento, insieme al rivestimento dell’intera piazza in pietra Miracema, richiama la città di Sassoferrato, il cui nome significa “pietra ferro”, città natale della Famiglia Morbidelli, oltre a conferire uno stile naturale allo spazio. Il progetto del paesaggio è stato concepito per riflettere i giardini italiani, incorporando arbusti e pini, oltre ai fiori che colorano le aiuole. La piazza è inoltre arricchita da un pergolato in legno, adornato con un ramo di vite, che si integra perfettamente con il design architettonico.
Attraverso la Legge 4.891 del 5 dicembre 2023, la piazza è stata denominata “Piazza Pubblica João Morbidelli”, in omaggio a colui che era nipote di Lucia Morbidelli. È importante sottolineare che accanto alla piazza è stata inaugurata una nuova Unità Sanitaria di Base, la UBS Natália dos Santos Morbidelli. Natália era sposata con Gabriel Morbidelli, fratello di João Morbidelli. Ho anche progettato – precisa Giulia – l’area esterna della UBS, adottando lo stesso stile architettonico progettato per la piazza, creando un linguaggio architettonico unico per l’intero terreno. La piazza, così come la UBS, è stata inaugurata il 30 dicembre 2024 e rimane aperta alla visita del pubblico.
La Piazza João Morbidelli – conclude l’architetta Morbidelli – rappresenta nella sua concezione architettonica, la fusione tra tradizione e modernità. Diventando un nuovo punto turistico per la città, rafforza l’identità locale e rende omaggio alla famiglia Morbidelli attraverso un linguaggio architettonico che valorizza l’eredità culturale italiana”.