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L’aiuto quotidiano del Centro culturale islamico di Fabriano a chi è in difficoltà

Fabriano – Il Centro culturale islamico della Misericordia, sito in via Cavallotti, in centro a Fabriano, è diventato un punto di riferimento sia per l’accoglienza e l’integrazione che per le persone in difficoltà economica. Lo dimostra anche il caso dei giorni scorsi quando i carabinieri della Compagnia cittadina hanno prima denunciato un anziano per furto al supermercato, poi vista la sua storia, gli hanno offerto un pranzo al ristorante e l’hanno indirizzato nella struttura gestita da Mekri Kader. «Lo abbiamo subito preso in carico e fornito assistenza e generi di prima necessità» dice il presidente del Centro culturale islamico. Nato pochi anni fa, il Centro è in prima linea, insieme ad Ambito 10 e Caritas Diocesana, nella gestione dei casi più difficili che sono in aumento. Quotidianamente i volontari raccolgono frutta, verdura, pane e pizza che sono stati donati dai supermercati della zona per combattere lo spreco alimentare, poi il cibo viene consegnato alle persone in difficoltà che si presentano in via Cavallotti per chiedere aiuto. Più di 10 i pacchi che ogni giorno vengono consegnati. «Si tratta di persone di tutte le età, residenti a Fabriano e comprensorio, sia disoccupate, che quelle che non riescono ad arrivare alla fine del mese per colpa di uno stipendio troppo contenuto» dice Kader. A questi aiuti che vengono elargiti tutti i giorni nella struttura, si aggiungono una quarantina di consegne settimanali ad altrettante famiglie del territorio. «In questo caso sono prodotti che hanno una scadenza più lunga, come tonno, olio e farina» dichiara il presidente. Adesso c’è anche il Ramadan. Ogni giorno vengono consumati circa 40 pasti, tutti cucinati dai volontari. Dall’inizio del periodo sacro musulmano sono più di 700 i pasti preparati e si andrà avanti fino alla fine del Ramadan. «E’ un momento di riflessione spirituale e solidarietà. Durante questo mese i musulmani si astengono dal cibo e dalle bevande per sensibilizzarsi verso la sofferenza dei più poveri. E’ un esempio concreto di come la comunità musulmana può sostenere i più bisognosi. Ogni sera, durante il Ramadan, distribuiamo pasti caldi a chiunque ne abbia bisogno. Questo gesto di carità non è riservato solo ai musulmani, ma è aperto a tutti, senza distinzioni di fede o origine» conclude Mekri Kader. Intanto allo studio ci sono nuove iniziative e consegne di piccoli regali e dolci ai bambini. A tutto questo si aggiungono i laboratori di italiano, di inglese e di informatica per potenziare l’integrazione. Tra le sinergie attive c’è quella con il Cav, Centro di aiuto alla vita, con importanti donazioni a favore delle famiglie con figli piccoli.

Marco Antonini