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Smartphone e piattaforme digitali stanno uccidendo la nostra intelligenza? Un incontro a Sassoferrato

Sassoferrato – Domani, lunedì 17 marzo, alle ore 17,30 presso la sala convegni di Palazzo Oliva, Sassoferrato ospiterà una interessante conferenza promossa nell’ambito di una serie di incontri organizzati dalla Associazione “MarcoVive” Onlus di Ancona, con la compartecipazione del Consiglio regionale delle Marche. Gli incontri, a costo zero per il comune, sono rivolti a tutti i cittadini, con particolare riguardo al mondo della scuola (insegnanti, educatrici, genitori ed ovviamente scolaresche). L’incontro di lunedì previsto per il territorio sentinate verterà sul tema: “Homo Cellularis – Vita da smartphone” – Gli Smartphone e le piattaforme digitali stanno uccidendo la nostra intelligenza?. Nel proporre questo evento formativo, che vede il patrocinio del Comune di Sassoferrato e la collaborazione dell’Ambito 10, gli organizzatori spiegano “Il progetto, ideato e condotto dal giornalista e sociologo Marco Moglie, nasce proprio dalla consapevolezza dei danni causati dall’uso degli smartphone. L’Italia è il terzo paese al mondo per diffusione di questi sofisticati media; chiamarli ancora telefonini è davvero riduttivo, perché ormai ci permettono di fare di tutto. Il problema è che mentre nel corso della storia ogni nuovo mezzo di comunicazione ci ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista, oggi non è più così. Con gli smartphone abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma stiamo perdendo più di ciò che guadagniamo. Ci sono segnali allarmanti che riguardano le nostre capacità cognitive e di crescita culturale: il così detto analfabetismo funzionale, che ci vede secondi in Europa e fra i peggiori al mondo. Abbiamo una soglia media di attenzione di 8 secondi e una percezione della realtà sempre più distorta. Il grido di allarme più inquietante dice che le piattaforme digitali “stanno riformattando i nostri cervelli” tenendoci sempre in rete incollati agli smartphone e lontani dalla realtà. E l’allarme più significativo viene proprio dall’inventore della rete (Tim Berners Lee) che ne denuncia apertamente gli effetti devastanti sulla nostra società. Effetti ben evidenti a tutta la comunità scientifica e a tutti coloro che operano nel mondo della scuola”.