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Mostra di Angelo Mezzanotte, duemila persone in Zona Conce a Fabriano

Fabriano – Si è concluso il 26 gennaio un viaggio straordinario nel mondo della fotografia, attraverso la Mostra “Una vita immaginata” di Angelo Mezzanotte, in Zona Conce a Fabriano. Il successo della mostra è stato chiaro fin dal giorno dell’inaugurazione con oltre 400 presenze registrate, l’evento ha superato tutte le aspettative, attirando un pubblico eterogeneo composto da appassionati di fotografia, artisti, docenti universitari e gente comune. L’affluenza di circa di duemila persone ha testimoniato non solo la qualità delle opere esposte, ma anche la capacità della mostra di creare un momento di condivisione e dialogo culturale. La retrospettiva composta da sessanta immagini, in bianco e nero e a colori, provenienti dall’Archivio Fotografico dell’artista, ha sintetizzato i momenti più significativi della sua evoluzione artistica, tecnica e spirituale. La Mostra è stata curata da Aurora Monachesi, nipote di Angelo Mezzanotte. Un percorso visivo che ha accompagnato il pubblico in una esplorazione profonda dell’essenza dell’immagine fotografica: il gioco tra luce e oscurità dei sentimenti, tra visibile e invisibile. Nel corso di queste settimane il visitatore ha avuto l’opportunità di ammirare scatti che raccontano storie, emozioni, luoghi e persone, attraverso un obiettivo che non si limita a fermare il tempo ma ne interpreta anche l’anima. Ogni foto esposta ha portato con sé una visione unica, spesso intima, ma sempre coinvolgente, capace di risvegliare sensazioni e evocare riflessioni. “Siamo estremamente orgogliosi di essere parte di questa straordinaria esperienza – sottolinea il Presidente di Carifac’Arte, Alaimo Angelelli – e’ un risultato che riflette l’impegno e la passione degli organizzatori a partire dalla curatrice della mostra. Vogliamo continuare a promuovere la creatività e a offrire spazi dove l’arte possa esprimersi liberamente come testimonianza della nostra visione e del nostro impegno come comunità. Tuttavia per realizzare progetti ambiziosi, sostenibili e di alto livello è fondamentale fare rete con enti pubblici e privati, favorendo la circolazione di idee e un arricchimento reciproco. Mi riferisco in particolar modo al Comune di Fabriano. Fare rete ci permetterebbe di fare una sorta di trade unions così da creare un itinerario ideale con altre realtà museali cittadine: la Pinacoteca Civica B. Molajoli, con opere che attraversano le arti figurative e l’archeologia industriale, così come il Museo Guelfo, con le due sale che ospitano le pitture del celebre artista fabrianese e infine con il Museo della Carta e Filigrana, che tramanda la secolare tradizione di produzione della carta, tanto da rendere Fabriano una città unica in Europa. Quindi auspichiamo una sinergia che consenta di mettere in atto politiche di tutela, valorizzazione e diffusione del patrimonio artistico e artigianale. Infine, immancabile in questo contesto, Il Polo Museale Mannucci-Ruggeri di Zona Conce con la cartiera storica aperta al pubblico per dimostrazioni sulla fabbricazione della carta a mano e con workshop per appassionati e per chi vuole trasformare la passione per la carta e la filigrana nel proprio mestiere”.