Fabriano – Polizia, posti di blocco e controlli in centro
Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato, agli ordini del commissario capo Angelo Sebastianelli, ha eseguito a Fabriano operazioni straordinarie di controllo del territorio disposte dal questore Capocasa. Nel dettaglio, due unita’ operative del commissariato cittadino e due del reparto prevenzione crimine di Perugia hanno proceduto al controllo di obbiettivi e vie di comunicazione ritenuti maggiormente esposti in termini di frequentazione e passaggio di persone sospette e pregiudicate.
La nota
I posti di controllo in entrata ed in uscita da Fabriano hanno interessato la via Dante, via XIII Luglio e viale Zonghi. L’attivita’ e’ poi proseguita nei controlli amministrativi di alcune attivita’ commerciali di somministrazione di cibi e bevande siti nell’area del centro storico che in quella commerciale-artigianale: una verifica approfondita in ordine a pregressi pregiudizi giudiziari e’ stata condotta sui clienti presenti. A termine del servizio sono stati consolidati i seguenti risultati:
– persone identificate 65 di cui 18 con pregiudizi penali
– veicoli controllati 36
– esercizi commerciali controllati 3
– accertamenti di infrazioni amministrative contestate 2: un fabrianese alla guida del proprio veicolo con patente scaduta; un fabrianese alla guida del proprio veicolo con revisione scaduta – sanzione accessoria della sospensione della circolazione.
All’interno di un bar controllato, infine, e’ stato identificato un gruppo di persone intente alla consumazione di bevande tra i quali si è evidenziata la presenza di un 31enne residente in un comune limitrofo il quale e’ risultato destinatario di un foglio di via dal comune di Fabriano emesso dal questore di ancona nel 2024 per la durata di due anni. Alla richiesta di motivare la sua presenza alla luce del provvedimento di prevenzione a suo carico, l’uomo asseriva di essersi fermato a bere qualcosa al bar con amici al termine del lavoro. La violazione del dispositivo di interdizione da Fabriano comporterà la denuncia all’Autorità giudiziaria che prevede la pena da 6 a 18 mesi di reclusione e la multa fino a 10.000 euro. (cs)