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Agli albori della carta fabrianese, tra XIII e XIV secolo. Innovazioni ed economia circolare

“Agli albori della carta fabrianese, tra XIII e XIV secolo. Innovazioni ed economia circolare”, questo il titolo dell’evento dedicato alla carta fabrianese che si terrà sabato 26 ottobre alle ore 17 nella sala Grande di Palazzo del Podestà. Un evento che vuole celebrare il primato universalmente riconosciuto dei Mastri Cartai fabrianesi i quali con ingegno e creatività diffusero la moderna carta occidentale in Europa ed in ogni dove. Muovendo dalla ricorrenza dei 760 anni trascorsi dal primo documento che ne attesta la produzione e il commercio, verrà proposta un’analisi storica, tecnica e sociologica di quella che nei secoli è divenuta peculiarità ed eccellenza fabrianese. Con il supporto di video, documenti e interventi ed un approccio multidisciplinare, si metteranno a dialogo docenti universitari, tecnici, artigiani ed addetti del settore. L’iniziativa, che si inquadra nell’ambito delle attività in programma per Fabriano città creativa Unesco, è curata da Comune di Fabriano in collaborazione con Fabriano Storica, e ha l’intento di coinvolgere in un confronto più realtà, del territorio e non, con il patrocinio della Regione Marche, del Museo della Carta e della Filigrana, della Fondazione Fedrigoni Fabriano e dell’Università di Siena.

Qual era il contesto in cui operarono i primi “artifices” fabrianesi che diedero impulso alla produzione cartaria? Da cosa scaturirono le tre importanti innovazioni apportate dai mastri cartai locali? A queste e ad altre domande si cercherà di dare risposta durante i lavori. Il tutto con un focus rivolto quindi al passato, ma senza tralasciare uno sguardo al futuro perché se è vero che già nel basso medioevo concetti come innovazione, efficienza e sostenibilità erano di fatto parte integrante dell’operato degli artigiani locali, è altrettanto vero che i fabrianesi mantengono tuttora nel proprio DNA quell’operosità, quell’inventiva e quelle competenze che possono fare la differenza nell’oggi e nel domani di una società sempre più globalizzata. Un legame profondo quello tra Fabriano e la carta che non solo permea la quotidianità di centinaia di famiglie, ma che vive nei luoghi, nei racconti, nei ricordi di ognuno. Un evento dunque della città e per la città che assume ora un significato ancora più forte, in queste ore in cui si è in apprensione per le sorti dei 195 lavoratori a causa della ventilata chiusura di una parte delle produzioni fabrianesi del gruppo Fedrigoni. Il sentimento di un’intera comunità che si ritrova con orgoglio per ribadire la propria appartenenza: Fabriano è la città della Carta e della Filigrana

L’intervento introduttivo sarà curato dal prof. Franco Franceschi, ordinario di Storia medievale dell’Università di Siena, specialista di storia urbana dei secoli XIII-XVI, che ha pubblicato numerosi saggi su tematiche di natura economica e sociale. L’accademico aiuterà a fornire un inquadramento scientifico ed un indirizzo attraverso un’analisi del contesto manifatturiero delle città medievali, che vide appunto a Fabriano il fiorire ed il diffondersi della produzione cartaria. Le molteplici opportunità date da una fase di forte sviluppo delle città, da quello che era il sistema delle corporazioni, dalle tecniche e dall’utilizzo della forza motrice dell’acqua che si andavano diffondendo, dalle vicinanze delle varie produzioni lungo i corsi d’acqua. E’ qui che si attuarono circoli virtuosi, di recupero/riutilizzo di fonti di energia e materie prime (quali stracci, acqua …), contaminazioni tra fasi produttive (quali collatura, stendaggio ..), fino a connotare veri e propri esempi di economia circolare, tanto in voga oggi e già allora di fatto attuati.

Ed è proprio in questo quadro che si collocano le tre innovazioni tecnologiche riconosciute dagli storici ai mastri cartai fabrianesi. Apportate al processo produttivo della carta, queste permisero di ottenere un prodotto competitivo in grado di sostituire la pergamena e di conquistare il mercato dei paesi europei e del bacino del Mediterraneo, esse sono:

1) utilizzo della filigrana per la marcatura dei fogli; specificità tutta fabrianese, che consentì non solo di mantenere un elevato standard qualitativo e garantire la provenienza del prodotto, ma anche di riprodurre segni ed immagini artistiche sempre più elaborate. Ne tratterà Sandro Tiberi, Mastro Cartaio esperto nella fabbricazione della carta a mano, docente di tecnologia della carta all’Accademia delle Belle Arti di Roma, che parlerà delle origini del ”signum”, dell’evoluzione delle tecniche per realizzarlo nei secoli: dal legno, alla cera, alla galvanoplastica fino alle moderne stampanti 3D.

2) invenzione della pila idraulica a magli multipli, utilizzata per efficientare il processo e aumentare la disponibilità della materia prima. Ne farà cenno Francesca Mannucci, direttrice del Museo della Carta e della Filigrana, una delle strutture museali più visitate della regione, che ricorderà tra l’altro come nel 1989, esattamente 35 anni fa venne ricostruita una gualchiera medievale all’interno del Museo, allora da poco costituito, con al suo interno proprio una riproduzione fedele di una pila idraulica a magli multipli.

3) collatura della carta con gelatina animale, che permise al foglio di carta di durare nel tempo e divenire pratico e versatile supporto adatto alla scrittura. Ne parlerà il tecnico Mario Cini, “mastro percamenarius”, rievocatore e divulgatore, il quale, introdotto da un breve video, e con il supporto di uno scritto di Aurelio Zonghi del 1911, evidenzierà le similitudini dei processi produttivi e le contiguità con le produzioni conciarie e pergamenacee, allora attive in gran numero lungo il Giano, ampiamente diffuse e note anche fuori i confini locali.

Programma

“Agli albori della carta fabrianese, tra XIII e XIV secolo. Innovazioni ed economia circolare”

Sala Grande di Palazzo del Podestà – Sabato 26 ottobre ore 17 – Ingresso Libero

Comunicazioni:

· Franco Franceschi, Università di Siena “Un mondo di artifices. Le città medievali come poli produttivi”

· Sandro Tiberi, Mastro Cartaio “La filigrana”

· Francesca Mannucci, Museo della Carta e della Filigrana Fabriano “La pila idraulica a magli multipli”

· Mario Cini, Mastro Percamenarius “La collatura con gelatina animale”

Saluti istituzionali e interventi:

· Daniela Ghergo, sindaco di Fabriano

· Maura Nataloni, assessore comunale alla bellezza

· Chiara Biondi, assessore regionale alla cultura

· Aldo Pesetti, Fabrizio Moscè, associazione Fabriano Storica