In evidenza

Aspettando la riapertura completa di Pediatria, pressing sul punto nascita di Fabriano

Fabriano – In vista dell’imminente riapertura del reparto di Pediatria in modalità h24 c’è da segnalare l’ormai definitiva chiusura della sala parto all’ospedale Profili, da ben 5 anni. Per nascere le gestanti preferiscono il vicino ospedale di Branca, in Umbria, mobilità passiva, rispetto a quello di Jesi o Ancona che negli anni ha avuto una viabilità sempre a singhiozzo per i ritardi lungo i cantieri di raddoppio della SS 76. Dopo il Tar delle Marche, anche il Consiglio di Stato, questa estate, ha respinto il ricorso presentato nel 2020 dal Comune di Fabriano contro la chiusura del punto nascita. La parola fine, quindi, è arrivata definitamente per una sala parto che non accoglie più nuove vite. Il ricorso del Comune è stato rigettato, la chiusura è legittima, ma da più parti è stato chiesto ad Ast di rivalutare la decisione. Dal Comitato cittadino si sottolinea da anni la presenza di punti nascita “sempre più lungo la costa e non nelle aree disagiate”. In un comprensorio a rischio spopolamento, con la crisi che aumenterà vista la procedura di licenziamento nei confronti di 195 dipendenti delle Cartiere, senza dimenticare l’indotto, e l’incognita Beko, la carenza di servizi inizia a farsi sentire pesantemente. Tra questi c’è l’impossibilità di partorire a Fabriano e la presenza di un reparto di pediatria anche per i ricoveri. Negli ultimi anni ha funzionato prima in modalità 6 ore. Dall’anno scorso è in funzione dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, fino alle 14 il sabato. Ci sono due letti di osservazione pediatrica e per l’ortopedia, visite specialistiche, consulenze per pronto soccorso ed otorinolaringoiatria. Più di 7mila gli utenti della zona in età pediatrica. A breve la riapertura completa, sempre al secondo piano della struttura. La prossima battaglia, in un territorio che fa i conti anche con le infrastrutture carenti, e la connessione internet che va e viene ad ogni accenno di maltempo, è quella di potenziare Ostetricia e tornare a nascere in una città che ha segnato la storia delle Marche.

Marco Antonini