Cartiere in vendita? Il sindaco di Fabriano chiede incontro all’Amministratore delegato
Cartiere di Fabriano in vendita? Non c’è ufficialità, ma neppure una smentita ufficiale rispetto ai rumor provenienti da più parti, come hanno evidenziato le fonti sindacali che hanno immediatamente chiesto spiegazioni alla Fedrigoni. Intanto la sindaca, Daniela Ghergo, ha chiesto un incontro urgente con l’Amministratore delegato del Gruppo. «Le notizie apparse sulla stampa destano grande preoccupazione in una città che in tutto il mondo associa il suo nome alla carta» dice la sindaca Ghergo che guarda con apprensione alle possibili ripercussioni sul tessuto occupazionale cittadino già duramente toccato negli anni da una pesante crisi industriale. «La carta e le cartiere rappresentano il nostro patrimonio storico e culturale, oltre che una fonte di impiego per centinaia di lavoratori» sottolinea la prima cittadina. Proprio per questo motivo, «rappresentando le preoccupazioni dell’intera comunità fabrianese» la sindaca ha inviato ieri una richiesta urgente di incontro all’Amministratore Delegato della Fedrigoni Group, Marco Nespolo. «Con questa richiesta – dice Ghergo – chiedo di conoscere le reali intenzioni del Gruppo Fedrigoni da cui dipende non solo il futuro di produzioni secolari, ma l’occupazione, la coesione sociale e il benessere di una intera comunità e del territorio». Le parti sociali, intanto, monitorano la situazione. Anche se quest’operazione avviata è una delle tante ipotesi sul tavolo, al momento sembrerebbe quella meno probabile. Per questo si attende una presa di posizione del Gruppo. I sindacati si sono incontrati più volte questi giorni per fare il punto della situazione. Da quello che è emerso non si parlerebbe di una vendita per problemi commerciali, ma di core business. Toccherà, dunque, attendere per capire meglio. Dal punto di vista lavorativo, dopo alcuni giorni di cassa integrazione, i dipendenti delle cartiere sono pronti ad andare in ferie per due settimane. Il mercato, nel primo semestre di quest’anno, ha mostrato segnali di ripresa, tranne che a giugno e luglio, per l’aumento dei costi della cellulosa. Le previsioni per la seconda parte dell’anno preannunciano stabilità, anche se c’è chi ipotizza una ripresa. «Resta in vigore l’accordo per l’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali. Poi aspettiamo gli incontri di settembre dove torneremo anche sulla ventilata ipotesi di vendita» fanno sapere i sindacati.
Marco Antonini