Cartiere Fedrigoni, fermata natalizia più corta. Mercato in ripresa

Fabriano – Il mercato sembra essere in ripresa e i siti marchigiani del gruppo Fedrigoni non effettueranno una lunga fermata natalizia con la cassa integrazione, ma soltanto ferie fino a Capodanno come da accordo firmato con la RSU. Si prevede il ritorno in azienda già nei primi giorni dell’anno con una pausa più corta rispetto alle settimane ipotizzate. L’unica eccezione sarà per i circa 30 dipendenti del nuovo reparto “E-close” di Fabriano che si sono fermati dall’8 dicembre e andranno avanti fino all’otto gennaio con la cassa integrazione. Nel dettaglio i siti di Fabriano e di rocchetta avranno come ultimo giorno produttivo il 23 dicembre, l’ultimo giorno lavorativo sarà il 24 dicembre e la riapertura per Fabriano è per il 2 gennaio e Rocchetta il 4 gennaio. Il reparto allestimento e filigranisti di Fabriano si fermeranno il 22 dicembre e riprenderanno il 2 gennaio. Il reparto laboratorio Fabriano si fermerà il giorno 23. Fabriano MT, invece, si fermerà il 15 dicembre come ultimo giorno produttivo, mentre l’ultimo giorno lavorativo sarà il 22 dicembre. La linea F3 prevede, solo su base volontaria, di tre giornate di manutenzioni con il personale tutto accorpato al primo turno il 27,28 e 29 dicembre. La linea MT, invece, vedrà tutto il personale in quest’ultima settimana spostato in allestimento. «Avevamo già ampiamente riferito nelle precedenti assemblee di una sosta più lunga per alcune linee produttive e giornate di cassa integrazione guadagni ordinaria per alcuni reparti. Ad oggi lo scenario sembra molto più positivo e l’azienda dichiara un cambiamento in ripresa su quanto annunciato settimane fa» fanno sapere dalle Cartiere. Lo stop più lungo è previsto per un reparto che comunque partirà normalmente dai primi giorni di gennaio e con la stessa turnazione su tutti gli impianti. Contemporaneamente l’azienda ha confermato che i dipendenti del ramo d’azienda Giano avranno la possibilità di uscire sfruttando l’incentivazione all’esodo per tutto il 2024. Alcuni dipendenti, quindi, potranno andare verso la pensione. Nel corso dell’anno il Gruppo ha effettuato diverse fermate di cassa interazione con 208 dipendenti interessati. Ricordiamo che l’amministratore delegato Marco Nespolo aveva annunciato la procedura di vendita del ramo d’azienda delle carte di sicurezza (banconote e passaporti) con l’azienda inglese Portals che è stata conclusa con la vendita dello stabilimento di Bollate e la dismissione della linea MM7. L’accordo prevedeva la rimozione dei vincoli che erano stati chiesti da Portals e con tutti i macchinari presenti nello stabilimento di Fabriano che erano stato oggetto delle richieste inglesi, ma che non verranno più spostati.

Marco Antonini