La Conferenza dei Servizi approva gli impianti di fotovoltaico a Monterosso di Sassoferrato
Sassoferrato – La Conferenza dei Servizi (composta da Provincia di Ancona, Comune di Sassoferrato, Regione Marche, Autorità di Bacino, Metema, Società proponente, Comitato Monte Strega ed altri), riunita ieri, mattina e pomeriggio, da remoto, ha autorizzato all’unanimità la realizzazione dei campi fotovoltaici “Sassoferrato 1” e “Sassoferrato 2” a Monterosso Stazione di Sassoferrato. Delusi gli attivisti del Comitato. “Il sindaco e il Comune di Sassoferrato hanno espresso il loro pieno, insistito, parere favorevole alla scelta che si è voluta fare. Questo non ci sorprende – dicono – ma ci rattrista e abbiamo sperato, fino alla fine, in un diverso comportamento, considerato lo scempio ambientale che si viene a creare in una zona a rilevanza paesaggistica, a ridosso del Monte Strega e dell’area protetta “Natura 2000”, con tutti i rischi e le conseguenze negative che ne verranno fuori”. Ora, quindi, è ufficiale che Sassoferrato, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, avrà ettari di fotovoltaico a terra, “una scelta che va nella direzione opposta ad una strategia di valorizzazione turistica e paesaggistica del proprio territorio, e lo fa senza aver in alcun modo informato i cittadini su di una scelta che il Comitato ritiene grave e decisamente inopportuna” denuncia il Comitato stesso che anche nei giorni scorsi si è appellato al sindaco Greci e ha già raccolto più di 3mila firme.
“Nonostante un ordine del giorno approvato all’unanimità anche dal Consiglio comunale sentino il progetto va avanti e alla Conferenza dei Servizi sembrava tutto già deciso” rimarcano gli attivisti di Sassoferrato che non escludono nuove iniziative di protesta. Il Comitato ieri ha fatto presente diverse questioni: il danno ambientale; la valenza archeologica dell’area, che a giudizio di alcuni storici e dei Gruppi Archeologici d’Italia, oltre che dello stesso GAAUM, sia stata sede della storica Battaglia di Sentinum (295 a.C.); il ritrovamento, in un cantiere attiguo ai campi, facendo degli scavi, di reperti archeologici; la stretta vicinanza con la Chiesa del Beato Ugo degli Atti, patrono della città, bene storico tutelato; il rischio idrogeologico e la vicinanza degli impianti estesi su 12 ettari ai fiumi esondati nel settembre 2022; la posizione assunta in questi giorni dal sottosegretario Sgarbi. “La Conferenza dei Servizi ha respinto la richiesta della Soprintentenza Archeologica e Paesaggistica delle Marche che chiedeva di poter valutare la documentazione relativa agli impianti per poter esprimere una puntuale valutazione. Si è deciso senza voler tener conto di tale richiesta” denuncia il Comitato. Ora, in attesa di una presa di posizione del sindaco con la cittadinanza, si attende l’invio della documentazione della riunione di ieri che è previsto entro gennaio.
Marco Antonini