Raddoppio Ancona-Roma, “Progetto impossibile da realizzane nei tempi e costi previsti”
Genga – A pochi giorni dalla pubblicazione del bando europeo per il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, tratto Genga- Serra San Quirico, il comitato in difesa della zona attacca: “Il progetto è impossibile da realizzare nei tempi e nei costi previsti”. Il gruppo guidato dall’ingegner Euthimios Kotroniàs non si arrende. “Da un confronto del progetto RFI e di quello dell’ingegner Belcecchi, proposto in alternativa dal Comune di Serra San Quirico e dal Comitato Gola della Rossa, esistono distanze siderali in termini di tempi, di costi e di impatto con l’ambiente, il paesaggio e la dignità e il rispetto delle persone che vivono nell’area interessata” attacca Kotroniàs che sostiene che un progetto di questa portata non può essere completato in 755 giorni con la spesa di 500 milioni di euro. Con le ultime emergenze meteo, il Comitato torna ad esprimere preoccupazioni. “Il progetto approvato prevede l’attraversamento di due zone a rischio frane molto elevato in Monte Murano e una dello stesso livello di pericolosità a Pontechiaradovo, frane che non sono per regolamento europeo attraversabili da opere infrastrutturali. Il progetto – attacca – prevede anche l’abbattimento di abitazioni, distruzione di paesaggio, devastazione di un’area magica per la creazione di una mastodontica nuova stazione a Genga che negli anni porterà a un aumento di passeggeri quasi nullo” spiega Kotroniàs.
Problemi, quindi, ambientali, con rischi di natura economica. “La prassi corretta nella gestione dei grandi progetti richiede che prima di tutto ci sia la certezza dei fondi – dice il presidente del Comitato. – Qui invece si rischia di non averli e di arrivare al conseguente fallimento delle imprese e la condanna dei residenti della zona a vivere per anni in un cantiere aperto come è successo per la SS 76 che doveva essere realizzata in 4 anni e ancora cantiere a Genga dopo 18 anni”. Il comitato ricorda la lentezza dei cantieri tra Terni e Spoleto, “iniziati nel 1997 e finiti forse per il 2026”; poi il raddoppio tra Castelplanio e Falconara “che durò 20 anni e non 4”. A conti fatti il progetto approvato di cui è stata pubblicata la gara di progettazione esecutiva sulla Gazzetta ufficial europea, porterà a risparmiare, lungo l’Ancona-Roma, 30 minuti, ma prima dovrà essere ultimato anche il doppio binario tra Fabriano e Foligno, tratto più complicato. Il progetto del Comitato elaborato dall’ingegner Belcecchi, con tempi e costi minori, prevede la modernizzazione dell’attuale stazione di Genga e nessuna demolizione di case e nessuno scavo a Monte Murano, dove passa Gorgovivo. “Peccato – conclude il presidente – che nessuno abbia esaminato nel dettaglio questo progetto”.
Marco Antonini