I sindacati: “No esternalizzazione mense e dipendenti comunali”

Fabriano – No all’esternalizzazione delle mense e almeno 15 dipendenti. Lo dicono, a gran voce, le Rsu del Comune di Fabriano che sono pronte a protestare dopo i primi colloqui, su questo tempo avuti in settimana. Nei giorni scorsi sono state convocate dall’Amministrazione comunale, alla presenza di sindaco e assessori e dirigenti. «La Giunta ha manifestato la volontà/necessità di esternalizzare i servizi in oggetto già da settembre prossimo – si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp – cedendo anche il personale impiegato in tali servizi, ossia dipendenti comunali che prestano l’attività lavorativa in Comune da oltre 15 anni». La parte sindacale ha manifestato il proprio dissenso e l’inopportunità di procedere con le esternalizzazioni in parola e, anche a seguito dell’assemblea, del personale coinvolto. Le Segreterie Territoriali rappresentate da Simone Morbidoni, Salvatore Sena e Otello Bernacconi vanno all’attacco e chiedono un’inversione di rotta. «Ad oggi abbiamo forti dubbi sulla sostenibilità economica dell’operazione per cui si chiede di conoscere il piano di fattibilità che dimostri il risparmio economico dell’operazione. I servizi in questione, infatti, potrebbero continuare a essere erogati dal Comune – dichiarano – con qualche assunzione in più di personale e, comunque, il personale impiegato che da anni svolge un servizio di primaria importanza per i cittadini e i loro figli in età scolare merita maggiore attenzione e non può subire le conseguenze di una gestione miope legata esclusivamente ad un risparmio, tutto da dimostrare, di tali servizi». Nel corso dell’incontro i sindacati hanno sottolineato nuovamente, come fatto anche in precedenza che «il personale in servizio nel Comune di Fabriano è in sofferenza di organico essendo passati da oltre 200 dipendenti a circa 150 e perdere oggi anche 15 dipendenti dei servizi in discussione costituirebbe un ennesimo errore». Le Rsu chiedono di utilizzare questi dipendenti in altri settori e in altre mansioni. «A cosa o a chi servirebbe, infatti, perdere questi dipendenti e poi magari dover fare delle nuove assunzioni a breve?» l’interrogativo di Morbidoni, Sena e Bernacconi al sindaco Ghergo. Chiesto alla Giunta di effettuare alcune mosse in caso di esternalizzazione: la possibilità di opzione per il personale; la ricollocazione interna del personale che non aderisce; in subordine l’assegnazione funzionale del personale alla società in house.
Marco Antonini