Fabriano – Chalet dei Giardini, Fratelli d’Italia chiede l’annullamento del bando
Il bando per la gestione dello Chalet dei giardini pubblici di Fabriano, quest’anno a canone a base d’asta a 17.600 euro annui, quasi dimezzato rispetto all’anno scorso, nel mirino dell’opposizione. Fratelli d’Italia, con il consigliere Danilo Silvi, chiede l’annullamento del bando. Presentata una mozione. «A causa dei costi esorbitanti del bando per la gestione dello scorso anno – dice Silvi – l’offerta andò deserta, poi non venne presa in considerazione la proposta di gestione da parte di un imprenditore locale che avrebbe provveduto alla ristrutturazione dello stabile sostenendo le spese». Il circolo cittadini di FdI chiede di portare l’argomento in Commissione. «La struttura necessita di una profonda manutenzione e di un ingente dispendio economico che chi volesse cimentarsi in questa attività dovrebbe sostenere come anticipo spese. Lo scorso anno – si legge nella mozione – la struttura è stata aperta con l’intervento economico del Comune. Anche questa volta, a causa di una proposta non conveniente economicamente, il rischio è che non arrivi alcuna offerta e che la struttura non venga utilizzata per le sue finalità, rischiando di nuovo che venga data in gestione utilizzando fondi pubblici». Silvi chiede alla Giunta «l’ammontare delle spese sostenute dal Comune lo scorso anno per la concessione a titolo gratuito (come utenze, manutenzione, gestione), oltre al contributo erogato, di annullare il bando emesso e di portare la discussione e le proposte che ne scaturiranno nella Commissione preposta per evitare, anche quest’anno, una perdita economica ai danni delle casse comunali a causa di mancati introiti e di concessioni gratuite». Un argomento che continuerà a far parlare. L’8 aprile, intanto, è prevista l’apertura delle buste per la gestione dello Chalet, storico punto di riferimento dell’estate fabrianese. Il circolo di Fratelli d’Italia, intanto, attacca sulla manutenzione da fare alla struttura: «Per come è messo lo Chalet non parliamo di bruscolini. Il Comune vuole pure i soldi dell’affitto, una volta scontate le spese di ristrutturazione. Lo Chalet non è un mix tra oratorio e centro sociale a cui abbiamo assistito attoniti la scorsa estate».
m.a.