La Lince nel territorio fabrianese nel ‘600

Secondo lo scienziato fabrianese Francesco Stelluti dell’Accademia dei Lincei, intorno al 1600 viveva nel territorio appenninico boscoso del fabrianese, la Lince, (Lynx lynx) della quale ci fornisce un’attenta e dettagliata testimonianza. Ci parla di un felino che per somiglianza e natura si può collocare tra il leopardo e il gatto selvatico, di grandezza molto maggiore della volpe con una pelle punteggiata di alcune macchie nere, l’animale presenta una piccola coda e orecchie acute. Stelluti descrive con molta attenzione la Lince, raffigurandola graficamente alla perfezione, come possiamo vedere in una meticolosa incisione del 1630. La lince possiamo dire, è ormai quasi del tutto scomparsa dal territorio nazionale e dall’arco alpino ove fu sterminata negli anni ’20 del secolo scorso. Ora è possibile trovare qualche sporadico esemplare tra il Parco Nazionale del Gran Paradiso e dello Stelvio. A oggi, la presenza della lince europea, all’interno del territorio italiano, è quindi documentata, non solo sulle Alpi, ma anche sugli Appennini. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo sono oggi segnalate 2-3 coppie. Altre sporadiche segnalazioni provengono dall’Appennino centrale e meridionale, tutto ciò frutto di opere di ripopolamento e di riproduzione dell’animale estinto negli anni ’80, anche se molto spesso l’animale viene confuso con il più comune gatto selvatico. Comunque, in conclusione, è cosa certa che il raro felino, ha vissuto il nostro territorio nel ‘600. La Lince, animale mistico, misterioso, veloce e silenzioso dotato di una incredibile vista, nel corso dei secoli, ha dato luogo a diverse leggende. Molti popoli credevano, infatti, che essa potesse vedere oltre i monti e i mari. Oppure che il suo sguardo rappresentasse la incessante vigilanza di Dio sugli uomini. In alcuni casi la Lince è stata associata anche a entità demoniache. Questo a causa delle sue caratteristiche orecchie a punta. Tuttavia, nella gran parte della tradizione dei popoli antichi, è vista come una sorta di Totem vivo, uno spirito superiore, detentore della conoscenza.

Francesco Fantini