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Chiudono le filiali delle banche, sindaci contro la desertificazione dell’entroterra

Fabriano – Evitare la desertificazione dell’entroterra. È la battaglia dei sindaci del comprensorio fabrianese dopo la notizia della chiusura delle filiali del gruppo Intesa Sanpaolo ad eccezione di Fabriano. Il sindaco di Genga, Filipponi: “È un sevizio in meno per i residenti, almeno uno sportello bancomat moderno va tenuto”. A conti fatti chiudono le filiali di Cerreto d’Esi, Genga, Serra San Quirico e Staffolo, tra marzo e giugno. Il taglio ha infastidito e non poco i residenti di tutto l’entroterra. Ci sono conseguenze non solo economiche, ma anche sociale: si perdono ulteriori punti di riferimento per chi ci vive e per i turisti. Basti pensare che la chiusura della filiale di Genga obbligherà i residenti a recarsi a Fabriano o a Sassoferrato in quanto nella cittadina famosa in tutto il mondo per le Grotte di Frasassi non ci saranno più banche. Il sindaco di Genga, Marco Filipponi, dichiara: “Stiamo lavorando coi i colleghi sindaci – dice – per chiedere che sia garantita una presenza, almeno bancomat anche se a rimetterci saranno i residenti anziani. L’entroterra ha bisogno di servizi e non di tagli. Genga resterà senza banca, non c’è un alternativa. Si andrà a Fabriano o a Sassoferrato, macinando chilometri. Incontrerò i referenti del gruppo bancario e non solo”. Questa razionalizzazione è un motivo in più per proseguire nello spopolamento ormai irreversibile. Filipponi non si arrende anche il taglio è ormai quasi definitivo: “Intanto – prosegue il primo cittadino – richiederemo almeno uno sportello bancomat che permetta di fare più operazioni e non solo prelievi. Nemmeno la presenza delle Grotte di Frasassi e di tante attività commerciali è servita”. Sull’argomento interviene il rappresentante sindacale dell’Area Montana della Cna, Marco Silvi: “Facciamo nostre le preoccupazioni del sindaco di Cerreto D’Esi, Grillini, che ha rimarcato come ulteriori tagli ai servizi alla popolazione delle aree interne incideranno negativamente sull’attrattività di questi territori. Ribadiamo l’importanza di non disperdere la progettualità di quegli imprenditori che in queste zone, complici anche sviluppi infrastrutturali in corso e bandi rivolti alla valorizzazione, hanno già deciso o decideranno di investire”. L’assessore regionale Chiara Biondi ha fatto presente, nel corso di un incontro con la stessa Cna che “la Regione è stata sin dall’inizio impegnata nella valorizzazione delle aree interne anche con una legge per la valorizzazione dei Borghi”. Sulla questione delle filiali chiuse dichiara Biondi: “I servizi sono basilari nel contrastare lo spopolamento e invertire la tendenza, questo riguarda naturalmente anche le filiali bancarie che svolgono un ruolo centrale nelle comunità”.

Marco Antonini