Ancora senza un vero reparto di Pediatria all’ospedale Profili di Fabriano

Fabriano – Il 2023, all’ospedale Profili, porta anche il problema della carenza, cronica di personale. A rimetterci sono anche i bambini piccoli, circa 7.800 quelli in età pediatrica, che non hanno un reparto vero e proprio ormai da circa quattro anni. Più passa il tempo più aumentano le mamme e papà che lamentano questo disservizio ormai cronico per l’Unità Operativa di Pediatria trasformata in ambulatorio, poche ore al giorno, nei feriali, senza possibilità di ricovero. E dopo nascere, anche far seguire il proprio bambino da un reparto vero e proprio, in caso di emergenza, diventa un’odissea. A Fabriano non si ricoverano bambini e gli specialisti non si assumono se si offre loro contratti a tempo determinato, di pochi mesi. Ad oggi, infatti, il reparto è ancora chiuso. Negli altri ospedali, di quella che fino a poco tempo fa si chiamava Area Vasta 2, i pediatri ci sono. Undici a Jesi, otto a Senigallia, primari compresi. Diciannove in tutto che potevano servire anche per tenere aperto, a tutti gli effetti, Fabriano. Ricordiamo che dopo il pensionamento dello storico primario di Pediatria, Maddaloni, il posto non è stato integrato e non sembra esserci nessun bando all’orizzonte.

Al Profili c’erano 6 posti letto per i ricoveri e 4 specialisti. Bisognerebbe tornare a come era in precedenza, fino a pochi anni fa, con posti letto, Osservazione Breve e reperibilità notturna. Se un bimbo piccolo si sente male di notte che succede? Per i genitori ci sono due strade: Jesi, in Vallesina, o Branca, in Umbria. Poi c’è da pregare di avere sempre tempo, che il piccolo non stia troppo male e che lungo la strada fili tutto liscio, il che, nell’entroterra, spesso sembra essere l’inizio di una barzelletta! In questo caso è la SS 76 il centro di tutto. Da Fabriano, per raggiungere gli altri ospedali, ci sono tanti chilometri che separano la sala parto chiusa da quelle aperte, idem il reparto di Pediatria. Per arrivare a Branca, in Umbria, bisogna percorrere da Fabriano città 25 chilometri di superstrada. Se una famiglia con il bambino con la febbre alta deve raggiungere l’ospedale e parte da una delle tante frazioni in alta quota, i chilometri diventano anche 35-40. Il tempo di percorrenza varia: mezz’ora dal centro, rispettando i limiti di velocità, anche 40 minuti dai paesi. Per arrivare all’ospedale Urbani di Jesi servono una quarantina di minuti dal cuore di Fabriano: sono 46 i chilometri che separano la città della carta da quella della Vallesina. In mezzo, oltre al traffico locale una volta giunti a Jesi, ci sono restringimenti a Genga. 51 i chilometri da fare da Marischio, 55 da Melano. Salgono a 60 i chilometri se mamma, papà e bambino piccolo si mettono in viaggio da Campodonico, 558 metri sul livello del mare, meteo permettendo. (Immagine di repertorio).

Marco Antonini

 

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